fiat, Alfiat e farneticazioni varie
Fanno qualche Toyota travestita da Ferrari e finiscono in prigione 8 persone:
http://www.quattroruote.it/notizie/even ... la-polizia
La fiat sono 5 lustri che vende fiat travestite da Alfa e nessuno dice niente!! :mrgreen:
Si che oltre al reato di falso sarebbero perseguibili anche per appropriazione indebita!!! :mrgreen: :mrgreen:
Facciamo una class action?!?!?
http://www.quattroruote.it/notizie/even ... la-polizia
La fiat sono 5 lustri che vende fiat travestite da Alfa e nessuno dice niente!! :mrgreen:
Si che oltre al reato di falso sarebbero perseguibili anche per appropriazione indebita!!! :mrgreen: :mrgreen:
Facciamo una class action?!?!?
Non vorrei andare OT ma commemoro qui la morte di uno dei concessionari storici romani di Alfa.
Ho aperto oggi il giornale (Repubblica, cronaca di Roma) ed ho trovato questo bel comunicato FIAT.
Non conosco la storia (magari la FIAT ha le sue sacrosante ragioni) e non mi interessa, è solo un pezzo di storia alfistica romana che se ne va...
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Ho aperto oggi il giornale (Repubblica, cronaca di Roma) ed ho trovato questo bel comunicato FIAT.
Non conosco la storia (magari la FIAT ha le sue sacrosante ragioni) e non mi interessa, è solo un pezzo di storia alfistica romana che se ne va...
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a torino in questi mesi c'è un'altra brutta situazione legata alla concessionaria Progetto, la società che rilevò le ex filiali fiat di Torino...
http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/07/16/news/egregio_dottor_marchionne_ci_salvi_dal_fallimento_della_concessionaria-63129101/
La Republica -Torino - 16 Luglio 2013
"Egregio dottor Marchionne ci salvi
dal fallimento della concessionaria"
L'appello di un lavoratore della Progetto, che ha cinque saloni e 77 dipendenti in cassa integrazione: "A settembre rischiamo di chiudere, la Fiat ci dia le autorizzazioni che servono per andare avanti"
di STEFANO PAROLA
"Egregio dottor Marchionne, io e i miei 77 colleghi rischiamo a settembre il fallimento dell'azienda nel caso in cui Fiat non concedesse il mandato ai nuovi acquirenti per l'assistenza e i ricambi. Le chiedo di non lasciarci soli e abbandonati al nostro destino perché chiediamo solo di non perdere la nostra dignità e il lavoro". La lettera indirizzata al top manager del Lingotto è firmata da un operaio che in passato è stato "orgogliosamente collaudatore Fiat nell'officina Stampa di Beinasco" e che si è "adattato anche a mansioni più "umili" pur di restare a servizio dei marchi del gruppo". Si chiama Roberto Regaldi e oggi lavora per la Progetto, una rete di concessionarie che a settembre rischia di fallire.
Dal gruppo Fiat alla crisi. La sua azienda è nata a metà anni 90 da una costola della Fiat e in poco tempo è diventata uno dei principali rivenditori di auto del gruppo Fiat della città, con i suoi cinque saloni sparsi tra il capoluogo e la cintura. Da un anno, però, le cose hanno iniziato a non funzionare: "Nel 2012 - racconta Roberto Ranieri, l'operatore della Fisascat-Cisl che sta seguendo la vicenda - la Progetto ha messo i lavoratori in cassa integrazione straordinaria per poi accorgersi, un mese e mezzo fa, di essere alla frutta. Così ha chiesto il concordato preventivo". Poi è arrivato un possibile compratore, la concessionaria Progresso di Carmagnola. Ha rilevato la parte commerciale, ma ancora deve concludere l'acquisizione dei reparti "assistenza" e "ricambi".
Dipendenti nel limbo. I 78 lavoratori si sono così ritrovati in una sorta di terra di mezzo: la loro cassa straordinaria è scaduta la settimana scorsa e se anche venerdì, durante l'incontro previsto in Regione, dovessero riuscire a ottenere la "cig" in deroga rischierebbero comunque di dover aspettare mesi prima di incassare qualche soldo. Spiega il sindacalista della Cisl che "abbiamo provato a chiedere l'anticipo dell'indennità attraverso una banca, ma il fatto che l'azienda ha qualche possibilità di fallire sta bloccando tutto".
L'appello a Marchionne. "Sono stato a casa 15 mesi in cassa integrazione, perdendo sostentamento per la mia famiglia e un pizzico di fiducia nel futuro", scrive Roberto Regaldi nella sua lettera all'amministratore delegato del Lingotto. E per questo chiede a Sergio Marchionne di dare il via libera alle autorizzazioni che servono alla concessionaria per garantire i servizi di assistenza: "Senza quel mandato - spiega l'ex dipendente Fiat - temiamo che l'azienda sia costretta al fallimento e che dunque per noi sfumi la possibilità di ottenere la cassa in deroga e, in futuro, un posto di lavoro".
(16 luglio 2013)
http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/07/16/news/egregio_dottor_marchionne_ci_salvi_dal_fallimento_della_concessionaria-63129101/
State tranquilli!
Maglionne ha predisposto la conquista della Germania!
Il cavallo di Troia è rappresentato dalla sponsorizzazione dell' Eintracht! :roll:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08 ... te/691011/
Maglionne ha predisposto la conquista della Germania!
Il cavallo di Troia è rappresentato dalla sponsorizzazione dell' Eintracht! :roll:
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Beh cosa c'è di male!!! L'Alfa Romeo è un marchio sportivo!!! E quindi via a a fornire le safety car per le moto, sponsorizzare barche e squadre di calcio (tedesche)!!
Perchè mai perdere tempo a far correre le auto (auto?!?!? Quali auto?!?!?) nei campionati di turismo??? L'Alfa lo faceva e guardate che fine ha fatto... l'abbiamo dovuta comprare per un tozzo di pane accollandoci anche tutti i debiti che avevano generato gli scellerati proprietari precedenti!!!
Dall'articolo:
" Ma Alfa Romeo da sola, dopo il -28% del 2011 è crollata fino al -58% del 2012. Una batosta cui era urgente trovare rimedio."
che qualcuno provi a suggerire a maglionne di iniziare a produrre anche un qualche modello marchiato Alfa... forese potrebbe aiutare anche a vendere qualcosa...
:roll: :roll: :cry: :cry:
Perchè mai perdere tempo a far correre le auto (auto?!?!? Quali auto?!?!?) nei campionati di turismo??? L'Alfa lo faceva e guardate che fine ha fatto... l'abbiamo dovuta comprare per un tozzo di pane accollandoci anche tutti i debiti che avevano generato gli scellerati proprietari precedenti!!!
Dall'articolo:
" Ma Alfa Romeo da sola, dopo il -28% del 2011 è crollata fino al -58% del 2012. Una batosta cui era urgente trovare rimedio."
che qualcuno provi a suggerire a maglionne di iniziare a produrre anche un qualche modello marchiato Alfa... forese potrebbe aiutare anche a vendere qualcosa...
:roll: :roll: :cry: :cry:
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articolo tratta da settestrade, mensile anni sessanta dell'ACI
nell'agiografia mancano due particolari, le vicende giudiziarie per le capitalizzazioni e i dividenti a discapito dei piccoli azionisti, accadute prima del 1916, fatti che videro come capro espiatorio la fiat-garages riuniti storero
e le ingenti commesse belliche commissionate direttamente e discrezionalment dal capogruppo del comitato Regional edi mobilitazione industriale che era anche il vicepresidente di fiat, Dante Ferraris...
articolo tratta da settestrade, mensile anni sessanta dell'ACI
nell'agiografia mancano due particolari, le vicende giudiziarie per le capitalizzazioni e i dividenti a discapito dei piccoli azionisti, accadute prima del 1916, fatti che videro come capro espiatorio la fiat-garages riuniti storero
e le ingenti commesse belliche commissionate direttamente e discrezionalment dal capogruppo del comitato Regional edi mobilitazione industriale che era anche il vicepresidente di fiat, Dante Ferraris...
IL MIMMI ha scritto:State tranquilli!
Maglionne ha predisposto la conquista della Germania!
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Però la maglietta - a prescindere dai colori sociali che non mi garban molto - nel suo complesso non è male ed il nome Alfa è molto visibile!
Tifiamo per la Volkswagen!
Giovanni... ma che cavolo combinate all'Abarth?!?!?!? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
http://www.quattroruote.it/notizie/new- ... s-e-androd
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- rossogamba
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Andrea78 ha scritto:Giovanni... ma che cavolo combinate all'Abarth?!?!?!? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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ahahah...vedrai che tra un po' lo proporranno anche per la bravetta, con il sound del bialbero o del V6 Busso
l'ennesimo schiaffo alla storia dei marchi associati a fiat, i loro archivi e musei aziendali, chiusi e nascosti...
https://www.facebook.com/centrostoricofiat
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La Fiat riceve dall’Italia più soldi di quanti ne dia per espandersi all’estero
MERCOLEDÌ, 20 NOVEMBRE 2013
SCRITTO DA
Andrea Mollica Andrea Mollica per il blog di Gad Lerner
Su “La Repubblica” di oggi Federico Fubini illustra come la Fiat riceva dallo Stato più soldi di quanti ne versi. Il dato a cui si riferisce Fubini è quello della cassa integrazione, ed il rapporto tra contributi versati dall’azienda e finanziamenti ricevuti per la sospensione delle attività produttive. Il pezzo di Repubblica inizia ricordando le parole dell’Ad del gruppo, Sergio Marchionne, pronunciate prima di un incontro a Palazzo Chigi con Mario Monti: al governo non chiediamo nulla, disse il Ceo di Fiat. “ Marchionne voleva far capire che la sua azienda non reclamava sussidi o favori, chiedeva solo di poter operare nella cornice di un Paese competitivo. Il manager di Torino avvalorò le sue parole con una stima della posizione di Fiat all’Inps, l’ente che gestisce gli ammortizzatori sociali. I contributi versati dal gruppo per la Cig e la Cigs, la cassa integrazione ordinaria e straordinaria, erano superiori al ricorso che il Lingotto vi faceva. La prima azienda manifatturiera d’Italia non stava assorbendo risorse pubbliche, al contrario ne versava.Da allora quell’equazione sulla Cig si è rovesciata”. L’Inps non fornisce dati per tutelare la privacy delle aziende, ma anche le fonti del Lingotto confermano che molto probabilmente oggi l’azienda di Torino versi meno contributi rispetto ai soldi erogati a suo favore per finanziare la cassa integrazione. Nel 2012, sottolinea Fubini, c’era uno squilibrio di 1,6 miliardi nei conti di Inps per quanto riguarda la Cig, un buco che viene saldato dai soldi dei contribuenti. L’articolo de “La Repubblica” sottolinea però come questi soldi finanzino sostanzialmente la strategia di espansione all’estero del gruppo. Il 70% degli utili di Fiat-Chrysler vengono realizzati sul mercato nordamericano, mentre in Italia sono prodotte meno automobili di quelle che la stessa Fiat rivende sul nostro mercato. “ Nel 2012 il gruppo Fiat ha venduto in Italia 415 mila auto, il 46% meno rispetto al 2007. Ma ne ha prodotte ancora di meno, solo 394 mila. Significa che persino l’unico grande costruttore italiano di auto è un importatore netto dei suoi stessi prodotti nel proprio paese di origine. Gli conviene farli fuori. L’Italia non viene più giudicato un posto nel quale produrre auto su vasta scala a condizioni economiche”. La Fiat produce dunque in modo limitato piccole automobili per il debole mercato italiano, più le vetture esclusive, come il Suv Maserati, che però occupano un numero molto contenuto di addetti. In questo modo la Cig viene erogata per non riempire di macchine invendute i piazzali di Mirafiori, Melfi e Cassino. A Melfi la Punto si fa su sola linea, a Pomigliano nonostante i buoni risultati della Panda si ricorre alla Cassa integrazione. Alla Sevel di Atessa ci sono state venti giornate di cassa nei primi dieci mesi dell’anno. Una situazione che svela un paradosso in questo saldo positivo tra Fiat e lo Stato italiano, per quanto riguarda la cassa integrazione. “ Continuare la Cig significa per il Lingotto avviare una riduzione degli effettivi grazie all’attrito dei pensionamenti. Non si può imporre a nessuna impresa, aiutata o no, di lavorare in un luogo che non considera competitivo. Ma così le risorse pubbliche italiane trovano un ruolo nella strategia internazionale di Fiat: stavolta, a differenza dagli anni ‘70, non per attrarre produzioni nel paese”.
http://www.gadlerner.it/2013/11/20/la-fiat-riceve-dallitalia-piu-soldi-di-quanti-ne-dia-per-espandersi-allestero
Nuovo megaprogramma di rilancio del marchio...
http://www.quattroruote.it/notizie/indu ... el-marchio
visto il successo riscosso dal precedente... attendiamo fiduciosi :roll:
http://www.quattroruote.it/notizie/indu ... el-marchio
visto il successo riscosso dal precedente... attendiamo fiduciosi :roll:
- giuliasuper69
- Messaggi: 12010
- Iscritto il: 13 mar 2013 16:07:33
- Località: Palermo
A parte tutte le altre caxx questa con quel "potrebbe" è quella finale...
"Gruppo Fiat potrebbe prevedere un maxi investimento di cinque miliardi di euro per l'Alfa Romeo nei prossimi cinque anni, dando ampio spazio agli stabilimenti italiani, che rimarrebbero gli unici a poter assemblare le Alfa Romeo per valorizzarne le qualità "made in Italy".
"Gruppo Fiat potrebbe prevedere un maxi investimento di cinque miliardi di euro per l'Alfa Romeo nei prossimi cinque anni, dando ampio spazio agli stabilimenti italiani, che rimarrebbero gli unici a poter assemblare le Alfa Romeo per valorizzarne le qualità "made in Italy".
http://milano.repubblica.it/cronaca/2013/12/19/news/amianto_21_morti_all_alfa_di_arese_chiesto_il_processo_per_cantarella-74026816/
La Repubblica 19-12-13
Amianto, 21 morti all'Alfa di Arese:
chiesto il processo per Cantarella
L'ex amministratore delegato della Fiat sotto inchiesta a Milano insieme con i vertici dell'azienda fra gli anni Ottanta e Novanta. L'accusa a loro carico è di omicidio colposo. Sette in tutto gli indagati
Amianto, 21 morti all'Alfa di Arese: chiesto il processo per Cantarella
Paolo Cantarella, ex amministratore delegato della Fiat, rischia di essere processato per omicidio colposo nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Milano su ex operai dello stabilimento di Arese morti per amianto. Il procuratore aggiunto Nicola Cerrato e il pm Maurizio Ascione hanno chiesto nei giorni scorsi il rinvio a giudizio di Cantarella e altri sei indagati, tutti ex manager di Fiat, per 21 decessi legati all'esposizione all'amianto negli anni Ottanta e Novanta. Cantarella ricopre attualmente la carica di consigliere di Finmeccanica.
Cantarella è coinvolto nell'inchiesta in qualità di presidente di Alfa Lancia spa e di Alfa Industriale e di amministratore delegato di Fiat Auto spa tra il 1991 e il 1996. Rispondono in concorso per lo stesso reato i vari vertici del gruppo che si sono succeduti in quegli anni: Corrado Innocenti, ex ad Alfa Romeo spa; Piero Fusaro, ex presidente di Lancia Industriale spa ed ex ad di Lancia Industriale spa; Luigi Francione, ex presidente Alfa Lancia spa; Giorgio Garuzzo, ex presidente Fiat Auto spa; Vincenzo Moro, ex ad Alfa Romeo, e Giovan Battista Razelli, ex ad Alfa Lancia Industriale.
L'avvocato Giovannandrea Anfora, che rappresenta Cantarella, Fusaro e Francione, fa sapere in una nota che "già nel corso delle indagini preliminari sono state presentate adeguate argomentazioni tese a dimostrare l'infondatezza delle contestazioni". In particolare, si legge nel comunicato, "è già stato evidenziato che nelle lavorazioni dello stabilimento di Arese non era previsto alcun utilizzo di materiali contenenti amianto, così come è già stato pure adeguatamente
dimostrato come comunque negli anni oggetto di accertamento giudiziario fosse inesistente alcun fattore di rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori".
In occasione della prossima udienza preliminare - conclude il legale - "della quale peraltro non abbiamo ancora avuto formale comunicazione, siamo certi che tali argomentazioni potranno essere ulteriormente riproposte e meglio considerate ai fini della giusta decisione sulla insussistenza delle accuse".
I_Giulia ha scritto:Non vorrei andare OT ma commemoro qui la morte di uno dei concessionari storici romani di Alfa.
Ho aperto oggi il giornale (Repubblica, cronaca di Roma) ed ho trovato questo bel comunicato FIAT.
Non conosco la storia (magari la FIAT ha le sue sacrosante ragioni) e non mi interessa, è solo un pezzo di storia alfistica romana che se ne va...
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Ho conosciuto per lavoro il sig. Raganelli in via Aurelia 2 mesi fa.
Le auto Alfa Romeo/Fiat e lancia erano ancora in salone.
Ma buona parte dei locali che occupavano la sua attività erano vuoti...
Chi c’è in linea
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