di avere un altro ente certificatore. Non sarebbe forse meglio pensare a quanto l'ACI sia ormai obsoleto e rappresenti uno dei carrozzoni dello stato/parastato che si dovrebbero eliminare o almeno rivedere ?
http://www.ansa.it/motori/notizie/rubri ... 47110.html
Se ne sentiva il bisogno ?
- irriducibile
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- Iscritto il: 13 mar 2013 16:58:27
- Località: piemonte orientale
molto probabilmente avranno pensato a quanti sono delusi dall'asi o forse hanno solamente fiutato " 'o bissiniss" ....
io personalmente sono curioso di saperne di più in merito alla tutela giuridica ed alla "iblioteca online con tutto il patrimonio di documenti, libri, giornali, riviste, pubblicita' e testimonianze storiche del mondo dello sport e della mobilita'"".
io personalmente sono curioso di saperne di più in merito alla tutela giuridica ed alla "iblioteca online con tutto il patrimonio di documenti, libri, giornali, riviste, pubblicita' e testimonianze storiche del mondo dello sport e della mobilita'"".
per farsi un' idea del possibile archivio provate ad immaginare gli anni di fondazione delle principali delegazioni ACI in italia
Biella -> 1913
Torino -> 1898
Milano ->1903
Roma -> 1905
e così via, se poi consideriamo che:
- una costola importante dell'ACI è lo CSAI che rilascia le licenze ed i permessi per piloti, navigatori e commissari di gara
- che fino alla prima metà del secolo scorso era tra i principali organizzatori di competizioni automobilistiche
- che ogni delegazione provinciale aveva una sua rivista (Automobilismo ...) oltre a quella nazionale (Settestrade)
- che sin dal suo inizio ha organizzato studi, dibattiti e seminari su traffico, viabilitià, sicurezza stradale, tecnica
- che insieme al Touring ha contribuito alla nascita ed alla diffusione della segnaletica stradale e della cartografia stradale
che tutto questo per ogni delegazione provinciale è già in un archivio storico già organizzato (emeroteca, documentazione fotografica, bollettini, carte stradali, riviste e libri, atti e documenti di convegni e seminari etc etc)
che esistono specifici bandi che incentivano la digitalizzazione di questi archivi con l'esplicito vincolo che il materiale digitalizzato sia reso di consultazione pubblica via internet (vedasi le vicende degli archi online della stampa e dell'unità tanto per fare un esempio)
considerato ciò, sono curioso di vedere cosa sarà e come funzionerà, uno dei problemi dell' aci è che di questo settore se ne è ricordato troppo tardi (dopo averlo abbandonato a se stesso negli anni) perchè negli ultimi tempi era troppo impegnato a sostenere quello o quell'altro personaggio politico e a tentare l'avventura della finanza e delle speculazioni (vedasi le vicende di SARA e della gestione della delegazione di Milano con le quote dell'autodromo di monza con fidanzati di e figli di), che sia la volta buona di un ritorno alle origini?
per alcuni servizi sono completamente daccorso con Irriducibile, in italia abbiamo troppi carrozzoni pubblici e parapubblici da revisionare profondamente nelle loro funzioni (potrei parlare del PRA, delle camere di commercio e delle associazioni di categoria di artigiani e commercianti per ore)
Biella -> 1913
Torino -> 1898
Milano ->1903
Roma -> 1905
e così via, se poi consideriamo che:
- una costola importante dell'ACI è lo CSAI che rilascia le licenze ed i permessi per piloti, navigatori e commissari di gara
- che fino alla prima metà del secolo scorso era tra i principali organizzatori di competizioni automobilistiche
- che ogni delegazione provinciale aveva una sua rivista (Automobilismo ...) oltre a quella nazionale (Settestrade)
- che sin dal suo inizio ha organizzato studi, dibattiti e seminari su traffico, viabilitià, sicurezza stradale, tecnica
- che insieme al Touring ha contribuito alla nascita ed alla diffusione della segnaletica stradale e della cartografia stradale
che tutto questo per ogni delegazione provinciale è già in un archivio storico già organizzato (emeroteca, documentazione fotografica, bollettini, carte stradali, riviste e libri, atti e documenti di convegni e seminari etc etc)
che esistono specifici bandi che incentivano la digitalizzazione di questi archivi con l'esplicito vincolo che il materiale digitalizzato sia reso di consultazione pubblica via internet (vedasi le vicende degli archi online della stampa e dell'unità tanto per fare un esempio)
considerato ciò, sono curioso di vedere cosa sarà e come funzionerà, uno dei problemi dell' aci è che di questo settore se ne è ricordato troppo tardi (dopo averlo abbandonato a se stesso negli anni) perchè negli ultimi tempi era troppo impegnato a sostenere quello o quell'altro personaggio politico e a tentare l'avventura della finanza e delle speculazioni (vedasi le vicende di SARA e della gestione della delegazione di Milano con le quote dell'autodromo di monza con fidanzati di e figli di), che sia la volta buona di un ritorno alle origini?
per alcuni servizi sono completamente daccorso con Irriducibile, in italia abbiamo troppi carrozzoni pubblici e parapubblici da revisionare profondamente nelle loro funzioni (potrei parlare del PRA, delle camere di commercio e delle associazioni di categoria di artigiani e commercianti per ore)
Per le ultratrentennali è completamente inutile come lo è a mio avviso l'asi ed il patetico terrorismo che da anni ci tocca subìre, rigurdante a fantomatici e non precisati giri di vite sui permessi/diritti che in un futuro anc'esso non precisato potrebbero esser negati allle non asi.
Non cascateci per favore, non affiliatevi a ste organizzazioni quando non necessario (ovvero auto tra i 20 e 30 anni di vita).
Inoltre, in caso di sinistro, l'asi non aiuta a spuntare un risarcimento migliore: conta solo il "parere" di un perito che visiona l'auto e ne certifica il buono stato di conservazione ed efficienza, e la quotazione di riferimento pare essere quella di ruoteclassiche.. volendo essere sicuri bisognerebbe far eseguire preventivamente la perizia una volta all'anno.... ma costa non poco.
Non cascateci per favore, non affiliatevi a ste organizzazioni quando non necessario (ovvero auto tra i 20 e 30 anni di vita).
Inoltre, in caso di sinistro, l'asi non aiuta a spuntare un risarcimento migliore: conta solo il "parere" di un perito che visiona l'auto e ne certifica il buono stato di conservazione ed efficienza, e la quotazione di riferimento pare essere quella di ruoteclassiche.. volendo essere sicuri bisognerebbe far eseguire preventivamente la perizia una volta all'anno.... ma costa non poco.
Re: Se ne sentiva il bisogno ?
irriducibile ha scritto:di avere un altro ente certificatore. Non sarebbe forse meglio pensare a quanto l'ACI sia ormai obsoleto e rappresenti uno dei carrozzoni dello stato/parastato che si dovrebbero eliminare o almeno rivedere ?
http://www.ansa.it/motori/notizie/rubri ... 47110.html
Condivido a pieno le tue parole ......COMPLETAMENTE !!!!! :x
Che faccia tutto a gratis la cosa puzza come minimo ti chiederanno l'iscrizione all'ACI, sono abbastanza ridicoli come quando avevano perso il diritto di incassare per lo stato i bolli di circolazione e le regioni potevano incassare loro il tributo diventato di propia competenza, subito dopo l'Aci ha detto che la tassa andava abolita.
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