L'Italia del 9 ottobre...

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rossogamba
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L'Italia del 9 ottobre...

Messaggioda rossogamba » 09 ott 2013 10:56:31

L’Italia del 12 dicembre..., cantava alcuni anni fa Francesco De Gregori volendo ricordare la strage di Piazza Fontana. Oggi vorrei aggiungere anche l’Italia del 9 ottobre 1963: non fu un’enorme massa d’acqua e detriti che, con violenza inaudita, uccise 1918 persone a Longarone. Quelle persone persero la vita a seguito di innumerevoli sottovalutazioni tecniche, persero la vita a causa della logica del profitto applicata ad ogni costo, a causa del cinismo dei dirigenti della SADE, la società elettrica che ideò e progettò la diga del Vajont.
Una semplice constatazione sta alla base di una tragedia di simili proporzioni: la zona scelta per la costruzione della diga era una zona franosa da secoli e da alcuni anni il versante montuoso che sovrastava il bacino idroelettrico, ancora in fase di collaudo, aveva iniziato a muoversi.
Gli abitanti della zona, che invece sapevano bene come gli avvisi di un’incombente minaccia ci fossero stati, rimasero inascoltati.

Italia: nessun colpevole!

http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_del_Vajont

http://it.wikipedia.org/wiki/Il_racconto_del_Vajont

Segnalo anche che stasera, in occasione del 50esimo anniversario del disastro, RAI Movie alle 21.15 propone il film "Vajont - La diga del disonore"

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IL MIMMI
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Messaggioda IL MIMMI » 09 ott 2013 14:41:26

Bravo Daniele.
La tragedia del Vajont sta ormai per essere offuscata dalle nebbie del tempo: in tantissimi se chiedi loro del Vajont non sanno di cosa stai parlando.

Mi permetto di postare il link del monologo di Marco Paolini che hai segnalato tu. Confesso di non averlo ancora visto, ma Paolini rappresenta una garanzia di qualità per me e sicuramente sarà un racconto appassionante e completo nei dettagli.

http://www.youtube.com/watch?v=JGt5VV7Jh6c

Luca
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Messaggioda Luca » 09 ott 2013 16:51:25

Inserisco una foto a tema alfistico nella tragicità del'evento.

[ img ]

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Vorrei ricordare in questo contesto la figura di Tina Merlin, che denunciò con tutte le sue forze la situazione, tanto da prendersi una denuncia e successivo processo dal quale uscì assolta. Una donna, o meglio una persona, da cui trarre esempio.
www.tinamerlin.it

In questi giorni sono uscite alcune rivelazioni fatte dalla figlia di un notaio dell'epoca, Chiarelli, secondo le quali la frana fu provocata. E' stata aperta un'inchiesta.

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rossogamba
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Messaggioda rossogamba » 09 ott 2013 17:00:19

IL MIMMI ha scritto:Mi permetto di postare il link del monologo di Marco Paolini che hai segnalato tu.
http://www.youtube.com/watch?v=JGt5VV7Jh6c


Grazie Manuel, confesso di non averlo cercato sul tubo ma lo ricordo molto bene in quanto lo vidi in TV quando venne trasmesso. E' indubbiamente lungo, ma, credetemi, vale la pena di guardarlo tutto.

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Sacha
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Messaggioda Sacha » 09 ott 2013 22:28:38

mai sentito...ma tristemente non mi stupisco. Io ci tengo molto a ste storie ed alle persone che combattono o cercano di renderci la vita piu facile o semplicemente piu giusta e veramente mi schifo quando storie o personaggi vengono dimenticati.

Quando ho due minuti (anzi ore) me lo spizzo tutto.

Thanks per averlo postato

S.

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Messaggioda I_Giulia » 09 ott 2013 23:34:50

Molto intenso il monologo di Paolini che vidi qualche anno fa..e sempre un tuffo al cuore quando sono passato da Longarone o da qualsiasi altra diga in Italia e all'estero..

Luca
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Messaggioda Luca » 10 ott 2013 07:44:26

Sacha ha scritto:mai sentito...ma tristemente non mi stupisco. Io ci tengo molto a ste storie ed alle persone che combattono o cercano di renderci la vita piu facile o semplicemente piu giusta e veramente mi schifo quando storie o personaggi vengono dimenticati.

Quando ho due minuti (anzi ore) me lo spizzo tutto.

Thanks per averlo postato

S.


Lo speciale del Corriere (da cui ho tratto la foto) se vuoi avere una visione complessiva. http://www.corriere.it/cronache/speciali/2013/vajont/

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Messaggioda giuliasuper69 » 10 ott 2013 11:29:39

Luca ha scritto:In questi giorni sono uscite alcune rivelazioni fatte dalla figlia di un notaio dell'epoca, Chiarelli, secondo le quali la frana fu provocata. E' stata aperta un'inchiesta.


Queste sono le cose che non si spiegano o meglio si spiegano come tutti i misteri italiani fatti di insabbiamenti ,pressioni politiche etc,le rivelazioni della figlia del notaio sono assurte agli onori della cronaca adesso ma il defunto notaio ebbe modo di farle durante la sua testimonianza al processo dell'epoca ma non ebbero seguito.La sostanza della testimonianza verteva sull'acquisto effettuato il giorno prima della tragedia da parte della Sade(la ditta gestrice) di alcuni terreni circostanti la diga col preciso scopo di destinarli all'allagamento post frana pilotata.Il tutto sarebbe dovuto avvenire la sera della tragedia durante lo svolgimento della partita di coppa campioni che avrebbe tenuto la gente del luogo incollata al televisore senza quindi disturbatori e curiosi in giro.Questo secondo quanto testimoniato dal notaio.Bisogna considerare che siamo alla vigilia della nazionalizzazione dell'energia elettrica e della nascita dell'enel,per rendere più appetibile il sito e poterlo vendere alla futura enel andava quindi secondo i gestori eliminata la secolare frana del monte Toc,le cose sono andate poi come sappiamo.
L'amarissima considerazione a distanza di tutti questi anni però è che ancora una volta nulla si impara dalle tragedie (oltre alle responsabilità specifiche delle istituzioni) e si continua a non rispettare la natura e la geologia costruendo sulle rive dei fiumi etc etc,salvo poi a disatsri avvenuti parlare di dissesto idrogeologico.

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Sandrino
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Messaggioda Sandrino » 12 ott 2013 13:35:41

Per chi ha passione per la lettura,suggerisco il libro "VAJONT - Un grande romanzo dimenticato" di Giuseppe di Ragogna,con prefazione di Mauro Corona,ed. Biblioteca dell'Immagine.
Fu pubblicato per la prima volta in 1350 copie numerate e siglate dall'Autore (meglio noto per la sua lunga attività di archeologo) nel 1964 col titolo "Belvedere sulla diga",poi se ne persero subito le tracce.
Fu ripubblicato nel 2001 su iniziativa di Corona e del suo editore di allora,Giovanni Santarossa,offrendo nuovamente una testimonianza semplice e spontanea su una vicenda oltremodo triste che ha segnato nel profondo la gente semplice ed operosa delle montagne a cavallo fra Veneto e Friuli,la gente che Corona descrive schiettamente nei suoi testi e l'anima della quale entra nelle sue sculture.


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