Tipo B - P3 (1932-1935)
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Tipo B - P3 (1932-1935)
La Tipo B costituisce una delle pietre miliari della storia dell'Alfa Romeo ed è anch'essa opera di Vittorio Jano.
L'innovazione più sostanziosa è nella trasmissione, dove due alberi divergenti a V trasmettono il moto dal differenziale (posto all'uscita del cambio) alle ruote posteriori. Ciò consentiva di ottenere un posto guida più basso.
Il motore era un 8 cilindri in linea di 2.654 cc sovralimentato con due compressori in parallelo e sviluppava 215 cv. Negli anni successivi, per far fronte all'avanzata di potenze degli astri nascenti Mercedes e Auto Union, la cilindrata salì dapprima a 2.905 cc (255 cv) e nel 1935 a 3.165 cc (265 cv). L'apice dello sviluppo fu nel 1935 quando, in occasione del GP di Francia la cilindrata salì ancora a 3.822 cc per una potenza di 330 cv.
La P3 è unanimemente considerata una delle più riuscite vetture da gara.
In totale venne costruita in 13 esemplari
Della versione del 1934 venne allestita una P3 dotata di carrozzeria aerodinamica da utilizzarsi sul velocissimo circuito dell'Avus che la vide vittoriosa con Guy Moll alla media di 205 km/h.
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L'innovazione più sostanziosa è nella trasmissione, dove due alberi divergenti a V trasmettono il moto dal differenziale (posto all'uscita del cambio) alle ruote posteriori. Ciò consentiva di ottenere un posto guida più basso.
Il motore era un 8 cilindri in linea di 2.654 cc sovralimentato con due compressori in parallelo e sviluppava 215 cv. Negli anni successivi, per far fronte all'avanzata di potenze degli astri nascenti Mercedes e Auto Union, la cilindrata salì dapprima a 2.905 cc (255 cv) e nel 1935 a 3.165 cc (265 cv). L'apice dello sviluppo fu nel 1935 quando, in occasione del GP di Francia la cilindrata salì ancora a 3.822 cc per una potenza di 330 cv.
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In totale venne costruita in 13 esemplari
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Ultima modifica di rossogamba il 06 ott 2013 21:13:26, modificato 2 volte in totale.
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L'Aerodinamica durante i collaudi, in primo piano con abito scuro e cappello, Vittorio Jano e più in fondo a testa abbassata, Ugo Gobbato
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Da sx Varzi,Brivio,Trossi
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Altri due scatti dei test della Aerodinamica
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Con Attilio Marinoni
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Re: Tipo B - P3 (1932-1935)
Con Louis Chiron al GP di Monaco 1934
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Re: Tipo B - P3 (1932-1935)
Come più sopra ben anticipato da Daniele, nel corso della stagione sportiva 1934 venne allestita, per la corsa del velocissimo circuito tedesco dell'Avus, una particolare versione della Tipo B con carrozzeria aerodinamica, progettata dall' ingegnere aeronautico Cesare Pallavicino, all' epoca in forza presso le officine Caproni. I test furono condotti pochi giorni prima del Gran Premio da Giovanbattista Guidotti e Guy Moll sull' autostrada Milano-Laghi, l' unico tracciato nei dintorni del Portello che consentisse lunghi rettifili su cui lanciare la vettura lontano dal traffico ordinario.
Durante i test la P3, che conservava le caratteristiche meccaniche tipiche della normale versione di quell'anno (2905 cc, 255 CV, due compressori Roots in parallelo) venne cronometrata in uno dei rettilinei sopra menzionati a 281 km/h ed una tenuta di strada sicura, là dove la versione con carrozzeria normale faticava a raggiungere i 240 km/h e a prezzo di una notevole sensibilità al vento trasversale. Risultava quindi assolutamente competitiva con le Mercedes e le Auto Union con cui pochi giorni dopo si sarebbe dovuta confrontare.
Nella foto che segue, presa durante la sostituzione di un pneumatico durante le prove sull' autostrada, possiamo notare la massiccia presenza di 'pezzi grossi' Alfa: oltre a Vittorio Jano e all' ing. Pallavicino vediamo un raggiante ing. Gobbato assieme ad un interessatissimo Enzo Ferrari
Durante i test la P3, che conservava le caratteristiche meccaniche tipiche della normale versione di quell'anno (2905 cc, 255 CV, due compressori Roots in parallelo) venne cronometrata in uno dei rettilinei sopra menzionati a 281 km/h ed una tenuta di strada sicura, là dove la versione con carrozzeria normale faticava a raggiungere i 240 km/h e a prezzo di una notevole sensibilità al vento trasversale. Risultava quindi assolutamente competitiva con le Mercedes e le Auto Union con cui pochi giorni dopo si sarebbe dovuta confrontare.
Nella foto che segue, presa durante la sostituzione di un pneumatico durante le prove sull' autostrada, possiamo notare la massiccia presenza di 'pezzi grossi' Alfa: oltre a Vittorio Jano e all' ing. Pallavicino vediamo un raggiante ing. Gobbato assieme ad un interessatissimo Enzo Ferrari
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Ultima modifica di Sandrino il 05 gen 2016 15:39:33, modificato 1 volta in totale.
Re: Tipo B - P3 (1932-1935)
Il G.P. dell' Avus del 1934 si corse il 27 maggio. La Scuderia Ferrari iscrisse tre vetture Tipo B: l' aerodinamica (che nel frattempo era stata verniciata ed allestita, sia pure in modo piuttosto sommario) affidata a Guy Moll, e due esemplari con carrozzeria normale, per Achille Varzi e Louis Chiron; oltre a Ferrari, ai box era presente anche Vittorio Jano.
Il corridore tedesco Hans Stuck, su Auto Union, riuscì partendo velocissimo a prendere subito la testa della gara, mentre Moll, partito quarto, risaliva in seconda posizione, finchè ad una fermata di Stuck ai box riusciva a prendere il comando. Stuck, la cui vettura aveva iniziato a dare noie alla frizione, non riuscì più a riprenderlo, portando così la vittoria ancora una volta all' Alfa, mentre Varzi giunge secondo a 1' 27" da Moll e Chiron deve sfortunatamente ritirarsi al 9° giro (si osservi che l'intera gara ne prevedeva 15, per complessivi 294,4 km: ogni giro era in pratica di quasi 20 km! :shock: )
Guy Moll al termine della gara: si osservino le espressioni rigide degli ufficiali tedeschi, che difficilmente digerivano la vittoria di una Casa (e di un pilota) non germanico nel G.P. nazionale; e saranno state certamente analoghe, se non ancora più truci, quando poco più di un anno dopo, il 28 luglio 1935, Tazio Nuvolari vinceva, su una P3 della Scuderia portata a 3,2 litri, il G.P. di Germania sul tracciato del Nürburgring, contro cinque Mercedes e quattro Auto Union molto più potenti e veloci della sua vettura.
Il corridore tedesco Hans Stuck, su Auto Union, riuscì partendo velocissimo a prendere subito la testa della gara, mentre Moll, partito quarto, risaliva in seconda posizione, finchè ad una fermata di Stuck ai box riusciva a prendere il comando. Stuck, la cui vettura aveva iniziato a dare noie alla frizione, non riuscì più a riprenderlo, portando così la vittoria ancora una volta all' Alfa, mentre Varzi giunge secondo a 1' 27" da Moll e Chiron deve sfortunatamente ritirarsi al 9° giro (si osservi che l'intera gara ne prevedeva 15, per complessivi 294,4 km: ogni giro era in pratica di quasi 20 km! :shock: )
Guy Moll al termine della gara: si osservino le espressioni rigide degli ufficiali tedeschi, che difficilmente digerivano la vittoria di una Casa (e di un pilota) non germanico nel G.P. nazionale; e saranno state certamente analoghe, se non ancora più truci, quando poco più di un anno dopo, il 28 luglio 1935, Tazio Nuvolari vinceva, su una P3 della Scuderia portata a 3,2 litri, il G.P. di Germania sul tracciato del Nürburgring, contro cinque Mercedes e quattro Auto Union molto più potenti e veloci della sua vettura.
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- giuliasuper69
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Re: Tipo B - P3 (1932-1935)
Con Achille Varzi
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- Sacha
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Re: Tipo B - P3 (1932-1935)
Sti ferri sono di questo modello? Visto Sabato a Goodwood...
S.
S.
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- giuliasuper69
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Re: Tipo B - P3 (1932-1935)
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- Sacha
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Re: Tipo B - P3 (1932-1935)
il mio collega é andato il giorno dopo e aveva il pass per i paddock...vedró se ha fatto foto migliori da dentro. Io stavo dietro la staccionata con la plebe.
S.
S.
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