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Nasce dal una idea di Gianni Mazzochhi direttore di Quattroruote possessore di una 6c 1750 degli anni 30 nel solco della rivalutazione delle auto d'epoca fenomeno che inizia proprio negli anni sessanta.Realizzata da Zagato sul pianale della Giulia Spider con passo allungato a 2600mm condivide con questa anche i motori numerazione compresa
Tipo 101.23 Motore AR00112 1570cc per 92cv

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Un esemplare con la guida a destra:








Zagato ne realizzò,in due anni,92 pezzi,alcuni dei quali,come questo,con la guida a destra:il numero esiguo fu dettato più che altro dal fatto che Pininfarina aveva cessato la produzione dei pianali della vecchia Giulia Spider,alla quale subentrava la nuova Spider 'Duetto' dalla linea completamente nuova.Probabilmente per accontentare Mazzocchi,alla Zagato tentarono anche di adattare il nuovo pianale dell'Osso alla carrozzeria della simpatica vettura,ma i costi di produzione sarebbero divenuti insostenibili,soprattutto per una piccola serie realizzata con metodi artigianali.

Posto guida della vettura di Don Backy: il portacenere e la presa-accendisigari non erano di dotazione originale

In questo esemplare, invece, si notano delle differenze di esecuzione: non si sa se dovute ad un restauro accurato o, nel caso la vettura sia conservata, alla costruzione squisitamente artigianale.

Il motore Giulia TI all'interno del vano

La Gran Sport esposta all'ingresso dei magazzini Coin a Mestre

Esemplare con guida a destra appartenente alla ricchissima collezione di un noto collezionista svizzero: subito dietro le feritoie del vano motore si noti la "bugna" necessaria a far posto alla pedaliera

La famosa "bugna" presente sulle vetture con guida a destra.