Alfa Romeo in corsa: Rallyes
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Tour de Corse 86 Yves Loubet
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Re: Alfa Romeo in corsa: Rallyes
Rally Sole di Mezzanotte 1964,poi noto come Rally di Svezia,Tecillia Milior
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- giuliasuper69
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Re: Alfa Romeo in corsa: Rallyes
Rally di Vienna 63
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Re: Alfa Romeo in corsa: Rallyes
Sestriere 59 Bertoglio
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Re: Alfa Romeo in corsa: Rallyes
Ballestrieri, Isola d'Elba 1975
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Safari Rally 1983 - GTV6 e Sandro Munari
rossogamba ha scritto:Sempre Munari al Safari 1983, di questa foto ho anche la versione autografata dal Drago
le due vetture però sono differenti
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Prendo spunto dal prossimo anniversario della vittoria di Sandro Munari e Mario Mannucci al rally di Montecarlo (28 gennaio 1972) per dire due parole sulla partecipazione del Drago al Safari Rally del 1983 con la GTV6, partecipazione che, se fosse stata vittoriosa come tutto lasciava intendere, avrebbe non solo arricchito il già notevole carniere del Drago (partecipò sette volte al Safari senza vincerlo mai) ma avrebbe fatto ulteriormente brillare la stella dell’Alfa Romeo come accadde appunto anni prima alla Lancia con la Fulvia Coupè per merito del Nostro: quella vettura infatti sarebbe dovuta uscire di produzione, ma la vittoria al ‘Monte’ fece piovere più di 50.000 ordini ai concessionari, col risultato che la linea di produzione, già fermata, venne subito riavviata e, come sappiamo, rimase attiva ancora qualche anno (se non ricordo male fino al ’76).
Sandro Munari, nel 1983, aveva già corso il Safari tre volte con la Fulvia HF, tre volte con la Stratos, una volta con la 131 Abarth Rally, poi altre due volte da privato con una Dodge Ramcharger e con una Porsche 911.
Aveva trovato uno sponsor italiano che aveva un’attività in Kenya, ma desiderava correre con una vettura italiana: la GTV6 era a suo avviso molto interessante per il suo proposito, con una ideale distribuzione dei pesi ed un ottimo bilanciamento grazie anche al gruppo trasmissione posteriore con il ponte De Dion, che favoriva la motricità.
Esposto all’ing. Chiti il suo progetto, Munari lo convinse facilmente ed all’Autodelta, partendo da una scocca nuda, venne dato inizio al programma con alleggerimenti, rinforzi e supporti particolari per il radiatore, organo da curare in modo particolare al Safari; furono previsti anche i doppi ammortizzatori, soluzione ora usuale ma allora piuttosto innovativa.
Inoltre, per garantire la massima trazione sui terreni fangosi, Munari suggerì ancora a Chiti di montare un differenziale autosbloccante (ossia del tipo sempre bloccato in rettilineo e che si sblocca quando una delle ruote motrici tende a girare più velocemente) e di realizzare un assale De Dion sagomato verso l’alto, in modo da non interferire col terreno se le ruote fossero sprofondate nel fango.
Re: Safari Rally 1983 - GTV6 e Sandro Munari
Partito assieme a Ian Street, il meccanico di aerei che gli aveva già fatto da navigatore l’anno precedente, Munari alla fine della prima tappa era sesto, nonostante l’assistenza avesse commesso un ridicolo errore: la vettura montava un serbatoio di sicurezza, riempito di schiuma ignifuga che tendeva a far rigurgitare il carburante, ed il meccanico che lo stava rifornendo, notando il trabocco, credette di averlo riempito per intero. Munari e Street restarono così a secco in mezzo alla savana e furono costretti ad elemosinare una tanica di benzina dagli spettatori lungo il percorso per arrivare al controllo orario ed al punto di assistenza; grazie comunque alla notevole coppia del V6 a tutti i regimi, Munari era fiducioso.
Alla fine della seconda tappa, oltre Mombasa, arrivarono in velocità ad una curva a destra in cima ad un dosso: la GTV6 atterrò, dopo un lungo salto, sulle ruote di sinistra, ma con il motore spento.
I meccanici dell’Autodelta, giunti dopo un’ora, provarono anche a sostituire la centralina dell’impianto di iniezione, ma con esito negativo: il motore non partiva. Munari e Street dovettero ritirarsi e la vettura fu riportata a Nairobi, nell’hangar dove era situata la base dell’assistenza (presumibilmente i locali che si vedono nel filmato).
Qui fu chiaro il motivo del guasto: la rottura (sic!) della spazzola rotante dello spinterogeno. Per evitare l’ingresso di acqua, terra e fango all’interno di questo delicato componente, infatti, i due semigusci protettivi originali furono sostituiti da una capsula ermetica di maggiori dimensioni, che una volta messa in opera era praticamente a ridosso del duomo dell’ammortizzatore.
Atterrando dal salto, il motore, pur montato su supporti certamente più robusti di quelli di serie, si era ‘seduto’ sul fianco, toccando il duomo: il colpo aveva strappato la spazzola dal rotore e di conseguenza il motore aveva smesso di funzionare.
Costo del ricambio: 1000 lire.
Il Drago, sempre navigato da Street, cercò la vittoria al Safari anche l'anno successivo con una Toyota Celica, ma anche in quella occasione la fortuna non fu dalla sua parte. Peccato.
Munari e Street fuori dall' hangar di Nairobi con la vettura muletto usata per le prove, quella del filmato
Alla fine della seconda tappa, oltre Mombasa, arrivarono in velocità ad una curva a destra in cima ad un dosso: la GTV6 atterrò, dopo un lungo salto, sulle ruote di sinistra, ma con il motore spento.
I meccanici dell’Autodelta, giunti dopo un’ora, provarono anche a sostituire la centralina dell’impianto di iniezione, ma con esito negativo: il motore non partiva. Munari e Street dovettero ritirarsi e la vettura fu riportata a Nairobi, nell’hangar dove era situata la base dell’assistenza (presumibilmente i locali che si vedono nel filmato).
Qui fu chiaro il motivo del guasto: la rottura (sic!) della spazzola rotante dello spinterogeno. Per evitare l’ingresso di acqua, terra e fango all’interno di questo delicato componente, infatti, i due semigusci protettivi originali furono sostituiti da una capsula ermetica di maggiori dimensioni, che una volta messa in opera era praticamente a ridosso del duomo dell’ammortizzatore.
Atterrando dal salto, il motore, pur montato su supporti certamente più robusti di quelli di serie, si era ‘seduto’ sul fianco, toccando il duomo: il colpo aveva strappato la spazzola dal rotore e di conseguenza il motore aveva smesso di funzionare.
Costo del ricambio: 1000 lire.
Il Drago, sempre navigato da Street, cercò la vittoria al Safari anche l'anno successivo con una Toyota Celica, ma anche in quella occasione la fortuna non fu dalla sua parte. Peccato.
Munari e Street fuori dall' hangar di Nairobi con la vettura muletto usata per le prove, quella del filmato
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Ultima modifica di Sandrino il 17 gen 2016 00:08:05, modificato 1 volta in totale.
Re: Alfa Romeo in corsa: Rallyes
Grazie! :-)
Qui il video nche hai citato con la testimonianza di Munari prima della partenza
Qui il video nche hai citato con la testimonianza di Munari prima della partenza
Re: Alfa Romeo in corsa: Rallyes
Grazie a te, nel testo avevo fatto riferimento proprio a questo video pensando fosse ancora visibile.
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Re: Alfa Romeo in corsa: Rallyes
Giro d'Italia 79 Mauro Pregliasco
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Re: Alfa Romeo in corsa: Rallyes
Tour de Corse 1975 Andruet
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Re: Alfa Romeo in corsa: Rallyes
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Re: Alfa Romeo in corsa: Rallyes
Yves Loubet Rally des Garrigues 1983
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Re: Alfa Romeo in corsa: Rallyes
Gerard Larousse Monte Carlo 73
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Re: Alfa Romeo in corsa: Rallyes
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Re: Alfa Romeo in corsa: Rallyes
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Re: Alfa Romeo in corsa: Rallyes
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Re: Alfa Romeo in corsa: Rallyes
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