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Nel 1983 la rivista AutoCapital - in collaborazione con la Carrozzeria Zagato - volle interpretare la richiesta del mercato di una familiare di classe, ad alte prestazioni e dimensioni contenute; gli ingombri di questa station si discostavano di poco da quelli della berlina da cui derivava. Essendo quasi finita la produzione dell'Alfetta, AutoCapital si convinse che, al limite, l'eventuale produzione sarebbe partita con la sua sostituta, la 90.
Agli inizi si pensava ad una possibile produzione in piccola serie, tant'è che AutoCapital aveva addirittura allegato un tagliando di prenotazione all'articolo in cui veniva presentata la vettura.
Erano previste 5 motorizzazioni; gli organi meccanici non vennero toccati ad eccezione delle molle posteriori, irrobustite.
Si notano gli specchi esterni dell'Alfa 6 1a serie e i fendinebbia più grandi. Le portiere sono le stesse della berlina, il terzo vetro non è allineato con gli altri in quanto la scocca non permetteva dimensioni troppo ampie senza comprometterne la solidità. Fu dotata di molti accessori tra cui un portapacchi scomponibile e sedili posteriori sdoppiati e ribaltabili.
La strumentazioni multicolore venne sostituita da una con quadranti neri.



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Miiiiiiiinchia che brutta....... :roll: :roll: :roll: :D :D

i fari posteriori della uno sono la sua "morte"..... :mrgreen: :wink: :wink:

ma anche il portellone posteriore che è mix tra duna e magnum non è per niente in sintonia con le linee della fiancata