Internamente presentava un cruscotto di nuovo disegno con fascia centrale imbottita, cassetto portaoggetti con sportello, volante guida con impugnatura più grossa, mobiletto centrale predisposto per l’installazione di autoradio ed altoparlante, contagiri, tappezzeria in moquette; il gruppo comandi riscaldamento, di disegno leggermente diverso, era ora illuminato. Sui braccioli delle porte posteriori erano presenti due portacenere ed il lavavetro diventava elettrico, con pulsante di comando sulla leva tergi/ventilatore:
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Nel corso del 1976, sempre per venire incontro alle pressanti richieste dei clienti, si iniziò a montare anche su queste vetture e sulle Giardinetta il cambio a 5 marce: per qualche tempo a richiesta, poi in serie, dando così origine al modello
Alfasud 5m, con allestimento invariato rispetto alla L: tratto distintivo di questa versione era la mostrina adesiva sui montanti posteriori con la scritta ‘5m’, mostrina presente anche sulle N (con il marchio Alfa stilizzato) e sulle TI, con la scritta ‘ti’ in corsivo.