Prototipi
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La vettura è definitiva però osservando la presa d'aria ricavata nel paraurti questo muletto potrebbe contenere il motore turbo diesel VM
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Anche qui un esemplare definitivo, però la presenza dei side markers e il profilo in gomma sulla fiancata, peraltro presente anche sulla Sport Sedan e sulla GTV America, farebbe supporre una iniziale intenzione di esportare il modello negli USA.
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rossogamba ha scritto:Anche qui un esemplare definitivo, però la presenza dei side markers e il profilo in gomma sulla fiancata, peraltro presente anche sulla Sport Sedan e sulla GTV America, farebbe supporre una iniziale intenzione di esportare il modello negli USA.
Questa famosa foto di 4Ruote è una delle pochissime immagini dove compare una Alfa 6 in allestimento per gli USA. Se non ricordo male il giornalista, nella didascalia, ne parla erroneamente come se si trattasse di una foto in anteprima della Alfa 6 seconda serie.
Infatti si tratta di un numero della rivista datato (sempre se non mi sbaglio) 1982.
L'Alfa Romeo voleva effettivamente esportare anche la Sei in America e ne aveva allestito circa una decina di esemplari necessari per procedere ai severi test di omologazione.
Test che la vettura superò in maniera brillante, ma, nonostante questo, Alfa Romeo decise (a mio modo di vedere inspiegabilmente) di non commercializzare la vettura su quel mercato.
La versione USA era dotata del V6 a iniezione, paraurti di analogo disegno ma più robusti e verniciati in nero, side markers, differente tappo benzina, profili protettivi sulle fiancate e altri dettagli tipici delle Alfa Romeo esportate in America.
Ho fatto alcune ricerche in merito, contattando appassionati e addetti ai lavori americani per cercare di capire di più. Queste persone mi confermarono che il modello 119 venne effettivamente omologato ma mai commercializzato (con loro grande dispiacere). Tre esemplari sopravvissero (uno rosso veneziano, uno blu pervinca met. ed uno blu olandese) e vennero immatricolati a nome dell'importatore. Una venne danneggiata e successivamente demolita, di un'altra si persero le tracce ed una dovrebbe ancora sopravvivere.
Non è da escludere che la vettura fotografata da 4Ruote fosse un esemplare rimasto ad Arese ed utilizzato per lo sviluppo della Alfa 6 Q. Oro.
- rossogamba
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Grazie Giovanni, sempre molto preciso nel fare un po' di luce su aspetti poco noti o del tutto sconosciuti come in questo caso.
Con gli occhi di oggi probabilmente si potrebbe dire che forse il mercato americano - per tipologia di vettura - avrebbe accolto la 6 in modo un po' più "caloroso" di quanto non avvenne qui da noi, ma, come sappiamo, del senno di poi son piene le fosse :(
Con gli occhi di oggi probabilmente si potrebbe dire che forse il mercato americano - per tipologia di vettura - avrebbe accolto la 6 in modo un po' più "caloroso" di quanto non avvenne qui da noi, ma, come sappiamo, del senno di poi son piene le fosse :(
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Il motore di questo muletto è ad iniezione elettronica e catalizzato
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Osservando attentamente l'angolo superiore sinistro di questa immagine si può scorgere l'apertura controvento del cofano motore, soluzione poi non mantenuta nel modello che andò in produzione.
Sempre a proposito di cofano motore, caratteristica di quasi tutti i muletti è la traversa in lamiera sopra la mascherina; il cofano di serie terminava invece con uno smusso che chiudeva sulla mascherina stessa.
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Osservando attentamente l'angolo superiore sinistro di questa immagine si può scorgere l'apertura controvento del cofano motore, soluzione poi non mantenuta nel modello che andò in produzione.
Sempre a proposito di cofano motore, caratteristica di quasi tutti i muletti è la traversa in lamiera sopra la mascherina; il cofano di serie terminava invece con uno smusso che chiudeva sulla mascherina stessa.
Quattroruote, nel fascicolo di marzo 1979, pubblicò, assieme a quella del cruscotto già postata da Daniele, anche le foto che seguono, relative ad un prototipo 119 pressochè definitivo, completo, pure immatricolato :shock: e privo soltanto di scudetto, marchi e scritte identificative:
Nel testo, oltre a riepilogare per sommi capi le caratteristiche generali della vettura, ormai quasi del tutto note (sarebbe stata infatti presentata ufficialmente e commercializzata quella stessa primavera) l'articolista si sofferma particolarmente sul sistema di distribuzione particolare del Busso (valvole di scarico mosse da bilanciere e punteria), sull'alimentazione a carburatori e sul fatto che "per l'esportazione negli U.S.A. è prevista una versione con alimentazione ad iniezione" ,nota questa che conferma le ricerche di Giovanni.
Nel testo, oltre a riepilogare per sommi capi le caratteristiche generali della vettura, ormai quasi del tutto note (sarebbe stata infatti presentata ufficialmente e commercializzata quella stessa primavera) l'articolista si sofferma particolarmente sul sistema di distribuzione particolare del Busso (valvole di scarico mosse da bilanciere e punteria), sull'alimentazione a carburatori e sul fatto che "per l'esportazione negli U.S.A. è prevista una versione con alimentazione ad iniezione" ,nota questa che conferma le ricerche di Giovanni.
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Ultima modifica di Sandrino il 02 gen 2016 12:45:11, modificato 1 volta in totale.
La vettura rosso veneziano esportata negli USA indicata da Giovanni è probabilmente questa:
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Ultima modifica di Sandrino il 28 dic 2015 13:18:38, modificato 1 volta in totale.
La vettura, allestita d'origine con il cambio automatico, è stata poi modificata, certamente negli States (anche se non è chiaro dove si trovi tuttora, nè se possa circolare su strada) con l'applicazione del kit 'Callaway Twin Turbo' previsto per le GTV6 e capace di 230 CV :shock:
Segnalo, per correttezza, di aver tratto le foto dalla pagina FB 'Alfa 6 Lovers' dedicata nello specifico a questo modello.
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Re: Prototipi
Mi sa che il motore è lo stesso per entrambe... :P :P
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Re: Prototipi
A Balocco con Busso, Nicolis e Zeccoli. Scaricata da FB
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Re: Prototipi
Ancora durante i collaudi in Val d'Aosta, il muso è quello dell'Autobianchi A111
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