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Dal novembre 1981 tutte le Alfetta sono prodotte con la carrozzeria della 2.0 (a muso lungo). La nuova gamma è meglio equipaggiata e dotata di rapporti al ponte più lunghi. I motori a benzina hanno tutti l'accensione elettronica senza contatti. Altre novità sono il retrovisore esterno elettrico, l'antenna incorporata nel parabrezza, la predisposizione autoradio, i paracolpi sulle fiancate e i sottoporta, i ripetitori laterali arretrati e una piccola fascia nera che unisce i gruppi ottici posteriori. All'interno vi sono nuove bocchette d'aerazione, e sedili meglio profilati. La 2.0 ha un allestimento un po' più ricco e comprende la mascherina grigio chiaro – anziché nera – i tergifari, gli alzacristalli elettrici, le cornici dei finestrini in acciaio inox; all'interno volante e pomello cambio sono rivestiti in simil mogano (anziché plastica nera), poggiatesta posteriori. Simil mogano anche per gli inserti nella plancia (plastica effetto alluminio per le versioni le altre versioni). La 2.0 TD rispetto alla 1.6 / 1.8 offre gli alzacristalli elettrici di serie.
L'Alfetta 82, è la prima vettura della Casa a dotarsi del nuovo stemma Alfa Romeo di maggiori dimensioni come pure della rinnovata targhetta identificativa posteriore.
I motori sono rispettivamente:
01600 – 01678 – 01655 – VM4HT/2

1.6/1.8/2.0 TD

A voler essere pignoli questa qui sopra può essere una 1.6 oppure una 1.8, ma non una 2.0 TD in quanto quest'ultima manteneva le prese d'aria ricavate nel paraurti come la serie precedente.

Hai ragione, non ci avevo fatto caso.

Principali differenze esterne tra la 2.0 benzina e le versioni più povere:

...e all'interno