512 (1940)
Inviato: 01 ott 2013 19:33:44
Questa originale monoposto venne progettata nel 1939 da Wifredo Ricart con la collaborazione di Gioacchino Colombo e doveva essere destinata alla Formula Grand Prix che prevedeva una cilindrata massima con compressore di 1500 cmc.
Il particolare più appariscente è costituito dalla posizione posteriore-centrale del motore (montato dietro l'abitacolo).
Molto interessante anche l'architettura stessa del propulsore di 1.490 cc a 12 cilindri orizzontali contrapposti in grado di erogare 335 cv a 8600 giri/min. Il cambio a 5 marce è in blocco e il ponte posteriore è un De Dion.
La linea, sebbene più snella ed elegante, ricorda abbastanza da vicino quella delle tedesche Auto Union a motore centrale.
La vettura viene provata in pista nel 1940 e perfezionata nel 1941, tuttavia gli eventi bellici ne impediscono un ulteriore sviluppo, tanto che nel dopoguerra l'Alfa Romeo continuerà ad utilizzare le vecchie ma affidabili 158/159.
Dei due esemplari costruiti uno si trova al Museo di Arese, l'altro – incompleto nella carrozzeria – al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano.
[ img ]
NB: anche se il tabellone a fianco alla vettura riporta dati di potenza e regime massimo differenti, confermo i dati che ho indicato e che sono riportati nel Fusi ed altri testi.
Il particolare più appariscente è costituito dalla posizione posteriore-centrale del motore (montato dietro l'abitacolo).
Molto interessante anche l'architettura stessa del propulsore di 1.490 cc a 12 cilindri orizzontali contrapposti in grado di erogare 335 cv a 8600 giri/min. Il cambio a 5 marce è in blocco e il ponte posteriore è un De Dion.
La linea, sebbene più snella ed elegante, ricorda abbastanza da vicino quella delle tedesche Auto Union a motore centrale.
La vettura viene provata in pista nel 1940 e perfezionata nel 1941, tuttavia gli eventi bellici ne impediscono un ulteriore sviluppo, tanto che nel dopoguerra l'Alfa Romeo continuerà ad utilizzare le vecchie ma affidabili 158/159.
Dei due esemplari costruiti uno si trova al Museo di Arese, l'altro – incompleto nella carrozzeria – al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano.
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NB: anche se il tabellone a fianco alla vettura riporta dati di potenza e regime massimo differenti, confermo i dati che ho indicato e che sono riportati nel Fusi ed altri testi.