Interruttore luci di cortesia
Interruttore luci di cortesia
Per Giulia unificata cerco un interruttore per le luci di cortesia, quelli che sono sui montanti all'interno dell'abitacolo.
Quegli interruttori furono brevettati da da Ivo Colucci ,uno degli autori della carrozzeria della Giulia se non erro .Tempo fa vi segnalai l'esitenza di Goolge patent ...un sito quasi segreto ,dove la Google pubblica brevetti registrati in america ..."us patentet"
ecco qua sotto il brevetto con i relativi disegni tecnici .A me ultimamente ho notato che pure mettendo l'interruttore nella apposita posizione ,ho perso l'opzione che accende le luci quando si aprono gli sportelli .Devo dare una occhiata ..forse il carrozziere combinò qualche casino .Eppure i pulsantini a funghetto presenti sui montanti che vengono schiacciati dallo sportello ,si muovono regolarmente
https://www.google.it/patents/US3151224 ... CHMQ6AEwCQ
ecco qua sotto il brevetto con i relativi disegni tecnici .A me ultimamente ho notato che pure mettendo l'interruttore nella apposita posizione ,ho perso l'opzione che accende le luci quando si aprono gli sportelli .Devo dare una occhiata ..forse il carrozziere combinò qualche casino .Eppure i pulsantini a funghetto presenti sui montanti che vengono schiacciati dallo sportello ,si muovono regolarmente
https://www.google.it/patents/US3151224 ... CHMQ6AEwCQ
Complimenti Moramax per il reperto. Fulvio, hai indovinato, era una lamella non posizionata perfettamente. Qualche anno fa, un meccanico mi ha regalato un pò di ricambi di una Nuova Super smontata tra cui un interruttore per le luci di cortesia. Le condizioni di tale interruttore erano e sono ottime, sembra nuovo, pulito, lucido. Non l'ho mai montato nella mia Giulia perchè è leggermente differente, ha un colore diverso e l'interruttore che si sposta è di circa un mm. più basso. E' questione di estetica per me, infatti l'altro ieri l'ho provato e funzionava perfettamente. Con quello che c'era prima si accendeva e spegneva solo aprendo e chiudendo lo sportello anteriore (lato guida). L'ho smontato e ho provato a muovere con le dita le lamelle e funzionava, quindi c'era qualcosa che non andava con il contatto del "funghetto" in plastica nero che si muove se si apre e chiude la portiera. Ho messo vicini i due interruttori (della mia Giulia e della Nuova Super), ho provato a vedere se c'era qualche differenza e ho notato che una delle lamelle di quello della Nuova Super era piegata leggermente in giù. Ho fatto pressione con le dita per piegare la lamella di quello che stava sulla mia Giulia, la lamella del lato difettoso. Ho rimontato l'interruttore ed ora funziona perfettamente! Questo per quanto riguarda il lato guida. Sul lato passeggero non si accendeva nulla nell'aprire le portiere ma per un altro motivo, non c'erano i "funghetti" neri. Tempo fa ne comprai due coppie e qualche giorno fa ne ho messa una sul lato passeggero. Le lamelle dell'interruttore erano già buone infatti subito dopo il "trapianto" le luci hanno cominciato ad accendersi e spegnersi come avrebbero dovuto. Insomma dopo 13 anni che ho la Giulia finalmente tutte e due le luci di cortesia funzionano regolarmente nelle loro tre posizioni! :D
Sandrino ha scritto:Guardate anche, fra l'altro, cosa avevano brevettato:
https://www.google.it/patents/US3596695
fra quei brevetti c'è da uscire matti ..guarda qua a che caxxx stavano lavorando!!! .ORAZIO SATTA migliorava con un brevetto il WENKEL !! si vede che presero in considerazione l'ipotesi di predersi il brevetto del wenkel dalla NSU e di eliminare il alcuni annosi problemi da cui era affetto l'ottimo wenkel
che poi pero finirà in mano ai giapponesi
https://www.google.it/patents/US3713425 ... MQ6AEwBDgU
e qui un variatore di fase nel 1973 di Gargcea
https://www.google.it/patents/US3721220 ... EQ6AEwAjhG
anche l'arch Cressoni je dava dentro ..il famoso freno a mano di 75 e 90 mooolto particolare
https://www.google.it/patents/US4818008 ... 4Q6AEwBzgo
a volte penso a questi qua che al caldo del loro posto statale si divertivano a usare il cervello ....credo che un ing alla Fiat anche volendo e potendo non avrebbe potuto dedicarsi alla ricerca alla stesso modo ..
Ultima modifica di Moramax il 06 dic 2014 12:01:06, modificato 1 volta in totale.
se poi pensiamo alla famosa dichiarazione dei "cassetti vuoti" fatta da fiat appena preso possesso di Alfa, viene solo da piangere
a volte si brevetta un particolare per evitare anche solamente che ne venga copiata similmente la forma (come nel caso della leva freno della 75) dalla concorrenza
PS, per alfa era tutto fieno in cascina, la mentalità da quello che interpeto era "sperimentiamo, brevettiamo e magari prima o poi ci servirà, se non adesso , magari domani e se non a noi, magari a qualche azienda del gruppo IRI" invece in fiat vigeva la spada di damocle del risparmio e della rigida organizzazione legata a progetti realmente sfruttabili sul breve periodo, infatti spesso e volentieri monetizzavano i propri brevetti
a volte si brevetta un particolare per evitare anche solamente che ne venga copiata similmente la forma (come nel caso della leva freno della 75) dalla concorrenza
PS, per alfa era tutto fieno in cascina, la mentalità da quello che interpeto era "sperimentiamo, brevettiamo e magari prima o poi ci servirà, se non adesso , magari domani e se non a noi, magari a qualche azienda del gruppo IRI" invece in fiat vigeva la spada di damocle del risparmio e della rigida organizzazione legata a progetti realmente sfruttabili sul breve periodo, infatti spesso e volentieri monetizzavano i propri brevetti
Che Satta, Busso e tutto il loro gruppo di lavoro collaborassero con la NSU, tramite Rudolph Hruska, per scambiarsi esperienze riguardo allo sviluppo del motore Wankel non è certo una novità; i primi contatti sono infatti della seconda metà degli anni '50. Giuseppe Busso, comunque, mantenne i contatti con la Casa tedesca (che per un certo periodo, analogamente alla Renault in Francia, distribuiva e vendeva i prodotti A.R. in Germania) fino alla seconda metà degli anni '70, quindi quando essa era già stata assorbita dal gruppo VW (la Ro 80, si osservi, fu prodotta fino al 1977 e l'evoluzione del suo motore, prevista per essere montata sulle Audi 100 e, forse, sulla futura 200, definitivamente accantonata) per un eventuale impiego di motori rotativi sulle vetture Alfa.
Il variatore di fase fu invece, come detto, realizzato dall'ing. Garcea ed utilizzato per la prima volta sugli Spider m.y. 1980 per il mercato americano, mentre in Europa la prima vettura a montarlo fu l'Alfetta 2.0 Quadrifoglio Oro mod. '83, dotata di impianto d'iniezione Bosch Motronic ed accensione elettronica digitale.
Con questo dispositivo, come sappiamo poi evolutosi negli anni, si garantiva al motore la fasatura più corretta in relazione al regime del motore, cioè tale da permettere un funzionamento regolare al minimo e comunque ai bassi giri, e nel contempo non vanificare le prestazioni quando il piede si appesantiva.
Il variatore di fase fu invece, come detto, realizzato dall'ing. Garcea ed utilizzato per la prima volta sugli Spider m.y. 1980 per il mercato americano, mentre in Europa la prima vettura a montarlo fu l'Alfetta 2.0 Quadrifoglio Oro mod. '83, dotata di impianto d'iniezione Bosch Motronic ed accensione elettronica digitale.
Con questo dispositivo, come sappiamo poi evolutosi negli anni, si garantiva al motore la fasatura più corretta in relazione al regime del motore, cioè tale da permettere un funzionamento regolare al minimo e comunque ai bassi giri, e nel contempo non vanificare le prestazioni quando il piede si appesantiva.
- giuliasuper69
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Come giustamente detto da Sandrino i primi contatti Alfa-Wankel risalgono alla seconda metà degli anni 50,negli anni 60 precisamente nell'aprile 64 Alfa Romeo acquista la licenza per realizzare in proprio il motore rotativo più o meno negli stessi anni faranno la stessa cosa Porsche,Rolls Royce e altri.Un motore venne effettivamente costruito e sperimentato usando come vettura laboratorio una 1750 si trattava di un 3 cilindri di 800cc paragonabili ad un 1.8cc di un classico ciclo otto.Pare che la vettura laboratorio sia stata utilizzata per parecchio tempo per muoversi all'interno di Arese.Il motore poi smontato dall'auto è ancora esistente e si trova nei sotterranei di Arese.
- rossogamba
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giuliasuper69 ha scritto:Il motore poi smontato dall'auto è ancora esistente e si trova nei sotterranei di Arese.
Quello che fotografai nel 2010 era però un birotore, ma non è escluso che abbiano conservato anche il trirotore a cui fa riferimento Giorgio.
[ img ]
Qualche anno fa trovai, cercando non so più che informazioni su un vecchio numero di 4R (l'anno era il 1969 sicuramente, il mese credo marzo) la foto di questa Giulia 1300 TI sperimentale, e mi venne immediatamente da pensare, pur non avendone nessun riscontro, che fosse equipaggiata con un motore Wankel, con un motore a gasolio :( o con un motore sovralimentato :wink: : ora, se il monorotore fu provato su uno spider Duetto e il trirotore su una berlina 1750, il birotore, se non girò soltanto al banco, dove poteva stare meglio che qui ? :P :
Perdonate ragazzi, mi sa che siamo andati leggermente off topic... :lol:
Perdonate ragazzi, mi sa che siamo andati leggermente off topic... :lol:
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Ultima modifica di Sandrino il 08 gen 2016 22:37:16, modificato 1 volta in totale.
- rossogamba
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rossogamba ha scritto:Sandrino ha scritto:Perdonate ragazzi, mi sa che siamo andati leggermente off topic... :lol:
Già......anche se non se ne parla più da molto tempo, ricordo a tutti che questo è un forum-lager e che il bastone nodoso può essere tirato fuori dalla teca da un momento all'altro :D
si mi ero reso conto pure io :wink: ...cmq visto che è un argomento interessante la questione del Wenkel potrebbe anche essere spostata in un apposito post da uno dei moderatori immensamente pazienti :lol:
Che però va detto che anche loro in prima persona hanno trasgredito e aggiungerei per fortuna ,vista la qualità dei loro interventi
che sviolinatore che sono :lol:
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