Carello

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rossogamba
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Messaggioda rossogamba » 05 gen 2022 12:53:44

Storico fornitore di apparati per illuminazione delle vetture Alfa Romeo; qualche nota storica presa dalla rete.

Fausto Carello nasce a Torino il 13 dicembre 1880 da Fedele e Maria Bonzano. Ultimati gli studi elementari inizia l'attività lavorativa entrando, appena tredicenne, nella piccola officina di via San Massimo gestita dal padre e dallo zio Pietro. L'azienda artigiana "Pietro e Fedele Carello", fondata nel 1876, è specializzata nella produzione di fanali a olio per carrozze ferroviarie e per vetture a cavalli. In questo ambiente Carello svolge un intenso tirocinio, diventando in breve tempo un ottimo tornitore-battilastra e riuscendo a completare la sua istruzione frequentando le scuole serali "San Carlo".
Agli inizi del nuovo secolo, le prospettive che si aprono con lo sviluppo del settore automobilistico consigliano un rinnovamento alla guida dell'impresa, che viene trasferita ai due figli di Fedele Carello: Fausto e Pietro. Nel 1905, poco dopo il matrimonio di Fausto Carello con Luisa Rocchietti, viene costituita la "Fausto e Pietro Carello fratelli" e si inizia la produzione di fanali per automobile. Questi, costruiti inizialmente in via S. Massimo e in seguito nella sede più ampia di via Berthollet, hanno un immediato successo. Sono infatti scelti per equipaggiare i modelli delle maggiore case automobilistiche dell'epoca, prevalendo sull'agguerrita concorrenza estera.
Alle esposizioni torinesi del 1907 e del 1911 i fratelli Carello presentano un innovativo faro "ad anelli parabolici" che riceve apprezzamenti da parte di pubblico e stampa. Il successo permette ai due fratelli di incrementare l'attività: a questo scopo, nel 1911, viene allestito in via Petrarca un nuovo stabilimento. Al termine della prima guerra mondiale, la diffusione dei proiettori funzionanti a luce elettrica richiede un radicale rinnovamento tecnologico per le aziende dell'indotto auto. Carello, diventato cavaliere nel 1921, l'affronta con successo grazie al costante impegno personale e a uno staff tecnico composto da giovani. Al contempo si decide di ampliare la gamma dei prodotti: ai proiettori e alla fanaleria si affiancano finestrini per capotte, trombe acustiche, plafoniere per interni, pompe, specchi retrovisori e coprimozzi per clienti quali Fiat, SPA, Itala, Ceirano, OM, Isotta Fraschini, Alfa Romeo, Lancia.
A partire dal 1937, a seguito del ritiro di Pietro la società, mutata in "Fausto Carello & C.", passa interamente sotto la responsabilità di Fausto. Nel dopoguerra, confidando nell'inevitabile ripresa del mercato automobilistico, Carello, nominato commendatore nel giugno del 1942, si dedica al potenziamento dell'azienda puntando in particolare sulla diversificazione della gamma produttiva. A partire dagli anni Quaranta Fausto stringe accordi con importanti aziende europee e americane come la Fram, la Trico e la Champion, che gli permettono di espandere ulteriormente l' attività. Nella conduzione dell'impresa Carello si avvale della collaborazione dei tre figli Adalberto, Fedele e Piero, nonché del genero Pietro Magliola, che ricoprono ruoli chiave nell'azienda. Negli anni Cinquanta Carello vede espandersi ulteriormente la sua azienda grazie alla posizione di fornitore unico della Fiat che ha conquistato e consolidato negli anni precedenti.
Il decennio successivo è però un momento di difficoltà per l'azienda, le cui dimensioni e risorse finanziarie appaiono troppo limitate per contrastare la penetrazione delle case straniere sul mercato italiano. La situazione impone la ricerca di alleanze con gruppi di maggiori dimensioni e solidità. Carello non è però testimone di questa delicata fase aziendale in quanto scompare, ultranovantenne, l'8 settembre 1972 a Torino.

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