gitarella a Zurigo

bubbo
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gitarella a Zurigo

Messaggioda bubbo » 09 mag 2013 21:54:41

sono stato in dubbio se inserire il racconto nel post Cazzate e cazzoni!
Comuque beccatevi la prima puntata, cosi' come mi e' venuta, in bozza e non riletta.
ciao

Domani sara’ il primo maggio sono al lavoro ed e’ gia pomeriggio di colpo mi sovviene che qualche mese prima l’azienda mi aveva costretto a pianificare le ferie. Verifico e mi accorgo che il successivo 2 e 3 maggio esattamente un giovedi e un venerdi dovrei essere i n ferie. Non ho progettato nulla, e’ brutto tempo e penso seriamente come revocare le ferie, ma poi ci ripenso, in fondo ho molte cose da fare e qualcosa mi inventero’. Passo la notte pensando a cosa fare l’indomani e la mattina presto ho un idea! Prendero la Giulia, la mia auto del 1972 e andro’ a trovare Lorenzo, il mio compagno di banco emigrato da piu di venti anni a Zurigo! Di primo mattino accendo il computer e invio il messaggio a Lorenzo. Lorenzo affatto stupito mi risponde quasi subito e mi da la disponibilta’ ad ospitarmi. Mi scrivo velocemente i vari indirizzi e i numeri di telefono per arrivare a Zurigo e preparo un piccola valigia con lo stretto necessario e prendo il navigatore, la sera tento di dormire ma sono eccitato e prendo sonno verso l’una. Avrei avuto intenzione di partire verso le tre ma la mai sveglia naturale mi desta alle cinque. Scendo sotto casa e carico e metto la valigia e un impermeabile nella Giulia, ancora piove un po, spero che smetta. Non mi va di fare il raccordo e mi dirigo verso la autostrada Roma Firenze passando per il centro di Roma. Devo essere poco sveglio, e’ ancora notte e all’altezza del foro Italico giro troppo presto e invece di dirigermi verso la tangenziale , mi trovo nei pressi della Farnesina. Poco male faccio un inversione ad U e giro a destra in una curva ceca , dall’altra parte mi trovo tutta la strada occupata da un autobus, sterzo a destra ma non ho la velocita’ sufficiente per cambiare velocemente la traiettoria, siamo praticamente muso contro muso, l’autobus procede abbastanza veloce ma fortunatamente l’autista e’ bello sveglio e riesce a sterzare a destra, vedo l’autobus che si torce, ho l’impressione che prima si sposti il muso e poi segua la coda, lauto bus mi sfila vicino la fiancata. Non ho capito se la strada fosse a senso unico o meno, so solo che nemmeno ci suoniamo o ci mandiamo a quel paese. Cominciamo bene, avro fatto cinque chilometri e gia rischiavo di tornare a casa con il collarino. Finalmente imbocco l’autostrada, e’ sempre notte, piove, i tergicristalli stridono sul parabrezza, la loro gomma e’ vecchia, come e’ vecchia quella delle ruote cinesi che monta la Giulia, l’auto se ne va da tutte le parti e non mi sento tranquillo, anzi penso proprio che sto facendo una cazzata, ma oramai sono partito vada come deve andare. Non ho l’autoradio ma solo una radio portatile Grundig, ovviamente coeva dell’auto, poggiata sul sedile del passeggero, non tiene molto le stazioni e l’audio non e’ sufficiente ma in qualche modo si sente e quache bella musica e qualche tg mi tengono compagnia. Per strada un ragazzo si sporge dall’auto e guardando la Giulia mi fa un tifo da stadio, non sapra’ mai quanto mi ha fatto piacere il suo gesto, in fondo non sono proprio solo. Mi mantengo sui 100/ 110 KMH e finalmente in Lombardia esce il sole. Presto arrivo al confine Svizzero, immediatamente cambia l’orografia del territorio. Ogni volta che passo il confine sembra che anche i sassi cambino nazionalita’! la Svizzera e’ stupenda, passo dentro una vallata immerso tra due grandi montagne sulle quali vedo scorrere delle strisce bianche, a prima vista mi sembrano delle tracce calcaree, ma poi mi accordo che sono delle piccole cascate, sono i ghiacciai che si sciolgono. Mi fermo in un autogrill e faccio benzina, non so il cambio ma sono sicuro che la benzina costi meno e faccio un pieno a tappo. Mi soffermo a vedere la Giulia e trovo un baffo della mascherina penzoloni, nella fretta non ho portato la cassetta dei ferri pesante ma all’interno dell’auto ho comunque un piccola cassetta per le emergenze e metto tutto in sicurezza con un giro di filo elettrico. Sono vestito a tema, sono il classico coatto Italiano, Jeans, giubbotto di pelle nera, barba nera e rayban. Proseguo per Zurigo e presto il navigatore mi porta all’indirizzo segnato. Come diceva Lorenzo di fianco all’edificio c’e’ un parcheggio dove dovro’ lasciare l’auto e salire al primo piano dove finalmente trovero’ la palestra dove il mio amico lavora. Parcheggio e ritiro fuori dopo tanto tempo le prime parole in Inglese per comunicare al garagista che mi rechero alla palestra al piano superiore da un mio amico, vedo il ragazzo interdetto, evidentemente o non parla inglese oppure non lo parlo io. Al piano superiore trovo un ufficio che tutto pare meno che una palestra, mi sta venendo un dubbio e mostro l’indirizzo ad una ragazza che esce dal portone. Stavolta il mio basic english funziona e capisco che l’indirizzo e’ giusto ma la citta’ e’ sbagliata! Mi devo spostare di qualche chilometro! Finalmente arrivo al posto giusto e dopo poco mi trovo di fronte ad un tizio molto tedesco che sembra David Bowie, dopo qualche frazione di secondo ci riconosciamo e’ Lorenzo! Dopo i primi abbracci Lorenzo mi inviata a provare le varie macchine della palestra ma proprio non ne ho voglia e attendo con lui la fine del turno di lavoro. E’ il momento di conoscere Odette la moglie di Lorenzo, la svizzera per la quale il mio amico ha lasciato l’Italia, si tratta di una ragazza simpaticissima la quale mi mette subito a mio agio, conosco anche i due pappagalli che dividono la casa con Lorenzo e Odette, proprio cosi, dividono la casa, non sono in gabbia ma sono liberi di girare per tutta casa! Bello! Per prima cosa appena entrato in casa vengo invitato a togliere le scarpe, questa e’ un usanza che ho notato anche in altro paesi nordici, in italia quando si entra a casa di qualcuno non ci si toglie nulla! Magari poi al mare andiamo in perizoma!

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Sacha
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Messaggioda Sacha » 09 mag 2013 23:38:35

figo figo....il pezzo del guidare sapendo di aver fatto una cazzation ma senza poter tornare indietro l'ho vissuto molte volte.

Per i sassi, confermo, boh, st'Italia è un posto stupendo ma porca miseria è tutto così complicato li.

Anche per le scarpe confermo, sarà il clima ed i pavimenti di marmo/piastrelle contro moquette e laminato ma è un usanza piu unica che rara mi sa... Io ormai anche a Roma drento casa con le scarpe non ci son proprio più abituato, specie coi rigazzini che gattonavano ecc.

Bravo Bubbè, l'anno prossimo Calais! e Goodwood!

S.

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I_Giulia
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Messaggioda I_Giulia » 10 mag 2013 19:15:47

Esperienza unica e fantastica!!!.

Ti immagino nella tua freccia d'argento sull'autostrada, bravo e temerario!

Stefano72
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Messaggioda Stefano72 » 10 mag 2013 21:17:18

Complimenti! Qualche foto ce l'hai?

bubbo
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Messaggioda bubbo » 10 mag 2013 21:56:40

purtroppo le foto sono poche e pure insignificanti, non avevo voglia di fare le foto, non so bene perche'.

abacab
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Messaggioda abacab » 12 mag 2013 23:02:50

E' sempre un piacere leggere i tuoi racconti.
Complimenti per il coraggio nell'affrontare tutti quei km con la giulia.
Spero che lungo il viaggio, bisonti della strada e supercar con i fari a led, abbiano avuto rispetto per la tua anziana signora a quattro ruote.
Mitico! :D
Francesco


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