Autocarro: come fare per renderlo storico?
Inviato: 27 dic 2022 15:50:20
Uno zio ormai anziano, ha ancora un Bedford CF250 furgonato del 1980 ed avrebbe piacere di conservalo per motivi affettivi, anche se non viene più utilizzato da tempo, magari evitando di pagarci il bollo essendo il mezzo del 1980, quindi abbondantemente ultratrentennale.
Per godere dello “status” di veicolo di interesse storico ad uso collezionistico, è necessario che il mezzo sia ad uso privato (e qui ci siamo), nonché azzerare la portata trasportabile.
Mi metto in mando ad un’agenzia di pratiche auto che apparentemente pare sapere di cosa si tratta: “è necessario fare una pratica con la quale si ottiene un’etichetta che azzera la portata e poi è necessario fare la comunicazione all’ACI”.
Faccio fare questa benedetta pratica ma sull’etichetta scopro che è stata azzerata la massa rimorchiabile e non quella trasportabile: a rigor di logica non ho raggiunto lo scopo!!
A questo punto mi si apre il solito ed italico universo di forse, dovrebbe, non si può, non so, mi informo e poi sparisco:
1. l’agenzia sostiene che l’unica pratica che può fare è quella per il rimorchio, secondo quanto ricevuto come informazioni;
2. Due altre agenzie non hanno idea e si sono riproposte di farmi sapere qualche cosa;
3. Ad un ufficio ACI mi dicono che non si può fare
4. Altro ufficio ACI sostiene che forse si deve fare una Dichiarazione Sostitutiva dell’Atto di Notorietà;
5. In regione Piemonte non sanno dirmi nulla, “devi rivolgerti ad una qualsiasi agenzia o ACI”;
6. Un’altra Agenzia sostiene che è necessario fare un passaggio di proprietà, a se stessi, per cambio destinazione d’uso (che è già privato), cercando di fare inserire la dicitura Veicolo Storico.
Per circa 70 euro di bollo/anno ho sprecato fin troppo tempo, oltre al fatto che se riuscissi mai nell’intento, sul Bedford non potremo più trasportare neanche un tavolino da pic-nic… ma il mezzo non è mio e la decisione non spetta a me.
Chiedo quindi se qualcuno sa indicare quali sono i passaggi precisi per rendere storico questo furgone che, viste le più che buone condizioni di conservazione, merita certamente di continuare ad esistere.
Per godere dello “status” di veicolo di interesse storico ad uso collezionistico, è necessario che il mezzo sia ad uso privato (e qui ci siamo), nonché azzerare la portata trasportabile.
Mi metto in mando ad un’agenzia di pratiche auto che apparentemente pare sapere di cosa si tratta: “è necessario fare una pratica con la quale si ottiene un’etichetta che azzera la portata e poi è necessario fare la comunicazione all’ACI”.
Faccio fare questa benedetta pratica ma sull’etichetta scopro che è stata azzerata la massa rimorchiabile e non quella trasportabile: a rigor di logica non ho raggiunto lo scopo!!
A questo punto mi si apre il solito ed italico universo di forse, dovrebbe, non si può, non so, mi informo e poi sparisco:
1. l’agenzia sostiene che l’unica pratica che può fare è quella per il rimorchio, secondo quanto ricevuto come informazioni;
2. Due altre agenzie non hanno idea e si sono riproposte di farmi sapere qualche cosa;
3. Ad un ufficio ACI mi dicono che non si può fare
4. Altro ufficio ACI sostiene che forse si deve fare una Dichiarazione Sostitutiva dell’Atto di Notorietà;
5. In regione Piemonte non sanno dirmi nulla, “devi rivolgerti ad una qualsiasi agenzia o ACI”;
6. Un’altra Agenzia sostiene che è necessario fare un passaggio di proprietà, a se stessi, per cambio destinazione d’uso (che è già privato), cercando di fare inserire la dicitura Veicolo Storico.
Per circa 70 euro di bollo/anno ho sprecato fin troppo tempo, oltre al fatto che se riuscissi mai nell’intento, sul Bedford non potremo più trasportare neanche un tavolino da pic-nic… ma il mezzo non è mio e la decisione non spetta a me.
Chiedo quindi se qualcuno sa indicare quali sono i passaggi precisi per rendere storico questo furgone che, viste le più che buone condizioni di conservazione, merita certamente di continuare ad esistere.