“Pirelli in 100 immagini - La bellezza, l'innovazione, la produzione ” in mostra a Settimo Torinese fino al 1° maggio

Giulio84
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“Pirelli in 100 immagini - La bellezza, l'innovazione, la produzione ” in mostra a Settimo Torinese fino al 1° maggio

Messaggioda Giulio84 » 11 feb 2017 15:28:24

Vi segnalo la mostra “Pirelli in 100 immagini - La bellezza, l'innovazione, la produzione ”

io non sono ancora riuscito a visitarla, conto di farlo una di queste domeniche...
riporto però i comunicati degli organizzatori, Fondazione Pirelli e Biblioteca Archimede di Settimo:

Dal 18 gennaio 2017 al primo maggio 2017, la Biblioteca Archimede di Settimo Torinese ospita la mostra “Pirelli in cento immagini. La bellezza, l’innovazione, la produzione”. L’esposizione – curata dalla Fondazione Pirelli – è promossa e organizzata dal Comune di Settimo Torinese con il contributo di Pirelli e della Fondazione ECM (Esperienze di Cultura Metropolitana) e ha ricevuto il patrocinio della Regione Piemonte, oltre che della Città Metropolitana di Torino.

Il percorso allestitivo racconta anche attraverso i materiali dell’Archivio Storico conservati in Fondazione Pirelli, gli oltre 140 anni di storia dell’azienda attraverso i molti aspetti del suo mondo: dalle persone che vi lavorano alla fabbrica e alla tecnologia, dalla ricerca alla nascita dei prodotti, dal rapporto con l’arte alle forme più innovative di comunicazione, dal mondo delle corse al celebre Calendario. Fino alla presentazione al pubblico della prima delle immagini scattate all’interno del Polo industriale Pirelli di Settimo Torinese dal grande fotografo tedesco Peter Lindbergh, autore del Calendario Pirelli 2017, destinate alla realizzazione di un nuovo progetto.

La mostra si sviluppa attraverso 6 sezioni. “Una P lunga oltre 140 anni” percorre la storia aziendale con le immagini delle sue fabbriche e dei suoi prodotti: dal primo stabilimento alla periferia di Milano alle prime esposizioni internazionali, dai cataloghi illustrati alle copertine della rivista “Pirelli”; “La fabbrica degli artisti” presenta alcune delle innumerevoli occasioni in cui pittori e fotografi affermati hanno usato la propria arte per raccontare il mondo delle fabbriche e della produzione; “Si va che è un incanto” documenta le sfide che quotidianamente, fin dal 1907, Pirelli affronta nel mondo delle corse; “Una Musa tra le ruote” ricostruisce il rapporto tra Pirelli e il mondo dell’arte, che risale fin agli inizi della sua storia, dalle prime campagne pubblicitarie d’artista alle illustrazioni; “Elogio della Bellezza” è un racconto delle icone femminili che accompagna il visitatore all’ultima sezione dedicata al mondo del Calendario Pirelli, dal 1964 a oggi affidato ai più grandi nomi del mondo della fotografia. Ultimo tra questi il grande maestro tedesco Peter Lindbergh, che proprio a Settimo, nell’ambito del progetto che ha portato alla creazione del Calendario Pirelli 2017, ha scattato una serie di scatti all’interno della fabbrica così suggestivi e potenti da essere stati destinati alla realizzazione di un progetto autonomo sul mondo della fabbrica di cui la mostra “Pirelli in cento immagini. La bellezza, l’innovazione, la produzione” presenta al pubblico la prima immagine in anteprima.

La mostra “Pirelli in cento immagini. La bellezza, l’innovazione, la produzione” testimonia ancora una volta il ruolo attribuito da Settimo Torinese alla cultura come motore di sviluppo, di coesione sociale, di integrazione, oltre a ribadire il legame esistente tra i luoghi della cultura e i luoghi del lavoro. Per Pirelli, in particolare, l’esposizione segue le iniziative già organizzate o sostenute sul territorio di Settimo dall’azienda e dalla Fondazione Pirelli.



PIRELLI IN CENTO IMMAGINI.
LA BELLEZZA, L’INNOVAZIONE, LA PRODUZIONE
Settimo Torinese, Biblioteca Archimede
Piazza Campidoglio 50
18 gennaio 2017 – 1 maggio 2017

La mostra è visitabile durante l'orario di apertura della biblioteca:
dal Lunedì al Venerdì dalle 9.00 alle 19.30
sabato dalle 9.00 alle 19.00
domenica dalle 15.30 alle 19.00
(escluse le festività)

Ingresso libero


http://www.fondazionepirelli.org/news-e ... roduzione/


qui invece la descrizione dei sei percorsi espositivi:

n P lunga oltre 140 anni
Il primo stabilimento Pirelli sorge alla periferia di Milano. Corre l’anno 1872: i prodotti sono cinghie, tubi, tessuti gommati; il logo quello con la stella e le lettere P&CM, Pirelli & C. Milano. Tutte meraviglie industriali di caucciù mostrate all'Expo del 1906. Poi arrivano i pneumatici: in esposizione al Salone di Parigi del 1921. Intanto l’azienda diventa internazionale: Spagna, poi Inghilterra, e poi ancora le piantagioni di alberi della gomma a Giava. Negli anni Cinquanta il Cinturato “corre” a Torino, prima sulle pubblicità dei tram e poi al Salone dell'Automobile, dove il designer Bob Noorda si ferma a contemplare il “suo” stand, progettato per Pirelli. Nel 1961 Torino celebra l'Unità d'Italia all’Esposizione Internazionale del lavoro: la rivista “Pirelli” dedica allora all’Expo un ampio reportage con fotografie di Ugo Mulas. Tra queste, l’immagine del mosaico realizzato su bozzetto di Renato Guttuso, che racconta ancora oggi per Pirelli la Ricerca Scientifica.

La fabbrica degli artisti
Al pittore Fulvio Bianconi dicono: "Vai in fabbrica. Guarda, ascolta. E poi disegna". Sulla rivista “Pirelli” vengono poi pubblicate le sue tavole ispirate dai reparti, tra mescolatori e vulcanizzatori. Avrà Bianconi forse incontrato nei corridoi della fabbrica Ernesto Treccani, armato di tela e pennelli, anche lui sulle tracce del lavoro operaio? Si affida invece alla macchina fotografica l'olandese Arno Hammacher, fermando in uno scatto, nel 1962, mani e pneumatici nello stabilimento di Settimo Torinese.

Quasi cinquant'anni dopo un altro fotografo, Carlo Furgeri Gilbert, torna a Settimo per le immagini del nuovo Polo Industriale in costruzione. E’ ancora Carlo Furgeri a fotografare la fabbrica, ed è giusto ieri. E' la fabbrica “bella” e tecnologica, dei ciliegi e della luce. Settimo: una fabbrica aperta. Dove le parole diventano teatro, i suoni musica.

Si va che è un incanto
Ci sono due ali di folla quel giorno di agosto del 1907 a Parigi, a festeggiare la vittoria del raid partito da Pechino. Hanno vinto il Principe Scipione Borghese e il grande giornalista Luigi Barzini, ha vinto la Itala, hanno vinto i pneumatici Pirelli. Da allora Pirelli non si è più fermata. Sfreccia a Monza l'Alfa Romeo di Brilli Peri, andando a vincere il Mondiale Grand Prix del 1925. Pirelli trionfa anche su quattro e su due ruote, dal Giro d'Italia alla 6 Giorni di Sanremo. Poi gli anni Cinquanta: il mondo va pazzo per le corse. Da Brescia a Brescia sono Mille Miglia, passando da Roma. E’ il momento di Alberto Ascari: due Mondiali di Formula 1 vinti da Pirelli con lui e la Ferrari. Negli stessi anni il campione Alfredo Binda organizza il Gran Premio Pirelli, gara dilettantistica e trampolino verso il successo nel ciclismo che conta. Oggi continuiamo a correre e a vincere: che sia F1, Rally, Superbike o Motocross. E si guarda al domani.

Una Musa tra le ruote
Il rapporto tra Pirelli e il mondo dell’arte risale agli inizi della sua storia, dalle rappresentazioni degli stabilimenti di fine Ottocento alle prime campagne pubblicitarie d’artista. L’illustratore Roowy nel 1914 “disegna” per Pirelli nel segno del Futurismo, ed è grandioso lo Stella Bianca immaginato da Renzo Bassi nel 1931, così come le suole Coria disegnate più tardi da Bruno Munari, e i pneumatici per lo scooter interpretati da Max Huber. Eleganti gli impermeabili di Jeanne Grignani, stile Peynet gli innamorati sotto la neve di Alessandro Mendini. E’ quasi un astronauta il pilota dentro il pneumatico di Raymond Savignac, nel 1953, mentre a Bob Noorda bastano pochi segni per fare un abete che ci parla di pneumatici “Inverno”. Riccardo Manzi nel 1961 racconta il Cinturato con i suoi omini "a occhi chiusi". Poi una P Lunga fatta di automobili segna il passaggio al Moderno: sta per arrivare Carl Lewis con il “Controllo della Potenza”. Oggi il design “va a Bilancio”: artisti come Stefan Glerum, o Pokras Lampas sono chiamati a illustrare gli Annual Report di Pirelli. Pagine che continuano a raccontare una storia di creatività e di stile.

Elogio della bellezza
Da sempre la bellezza ha ispirato gli artisti che hanno collaborato con Pirelli. Negli anni Cinquanta le ragazze viaggiano su motociclette Bianchi gommate Pirelli, e Lucia Bosè affronta il Cinema con una bella valigia Coria. Esplosiva Marilyn Monroe in costume rosa Lastex nel 1952, mentre Marisa Allasio rivendica il suo ruolo di "povera ma bella" al Rally del Cinema nel 1957. "Vado e Torno" è una rivista con donne meravigliose in copertina come Sofia Loren, o Brigitte Bardot, o Claudia Cardinale. Lora Lamm disegna ragazze libere, in sella a uno scooter; Massimo Vignelli le immagina a braccia alzate in bicicletta. Sempre con pneumatici Pirelli. Irrompe il fotografo Mulas nel 1966: sguardo attento su un libro per la ragazza del Cinturato. In anni più recenti Sharon Stone scende dall'aereo e conquista il volante. Ed è subito “Driving Instinct”. La bellezza per Pirelli è naturalmente anche “Il Calendario”. Ma questa è un’altra storia...


http://www.biblio.comune.settimo-torine ... Itemid=193

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