fiat, Alfiat e farneticazioni varie
- rossogamba
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Re: Marchionne, Alfiat e farneticazioni varie
Tra l'altro le vetture poste in vendita, appartengono ad Heritage, per quale motivo alienarle?
- irriducibile
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Re: Marchionne, Alfiat e farneticazioni varie
Il patrimonio storico in mano a Fiat viene disperso perché la sacrosanta verità è che di Alfa Romeo nulla gli interessa e non sto parlando del marchio ma di ben altro.
Nulla è Alfa Romeo se non quello che conserviamo nei nostri box e nelle nostre librerie
Nulla è Alfa Romeo se non quello che conserviamo nei nostri box e nelle nostre librerie
Re: Marchionne, Alfiat e farneticazioni varie
Perdonate l'assenza, tornerò presto a scrivere con più continuità..colgo l'occasione per farvi gli auguri di buon anno!
Ciò detto, qualche considerazione:
http://motori.ilmessaggero.it/eventi/au ... 23227.html
È chiaro che si tratta di bieco marketing, considerato che se vendesssero tutto l'heritage, chiamerebbero i battenti.
L'unico senso quindi è quello di farsi pubblicità, visto che (ri)produrre i pezzi di ricambio avrebbe costi di avviamento esorbitanti.
Iniziativa che tuttavia potrebbe danneggiare il mercato, anziché favorirlo: una macchina restaurata dalla "casa" ha pur sempre un valore, quindi il loro prezzo di vendita sarà considerato un benchmark. Se troppo alto, la media di mercato salirà, senza superarlo. Se troppo basso, non si venderà oltre quel livello. Insomma, era meglio che la "casa" non facesse il prezzo anche delle sue auto di un tempo.
In tutto questo, duole vedere in copertina proprio una Fulvietta. Dico duole, perché prima hanno ammazzato il marchio e poi ci speculano sopra. Senza parole.
Ciò detto, qualche considerazione:
http://motori.ilmessaggero.it/eventi/au ... 23227.html
È chiaro che si tratta di bieco marketing, considerato che se vendesssero tutto l'heritage, chiamerebbero i battenti.
L'unico senso quindi è quello di farsi pubblicità, visto che (ri)produrre i pezzi di ricambio avrebbe costi di avviamento esorbitanti.
Iniziativa che tuttavia potrebbe danneggiare il mercato, anziché favorirlo: una macchina restaurata dalla "casa" ha pur sempre un valore, quindi il loro prezzo di vendita sarà considerato un benchmark. Se troppo alto, la media di mercato salirà, senza superarlo. Se troppo basso, non si venderà oltre quel livello. Insomma, era meglio che la "casa" non facesse il prezzo anche delle sue auto di un tempo.
In tutto questo, duole vedere in copertina proprio una Fulvietta. Dico duole, perché prima hanno ammazzato il marchio e poi ci speculano sopra. Senza parole.
- giuliasuper69
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Re: Marchionne, Alfiat e farneticazioni varie
Ennesima volgare cialtronata spacciata per valorizzazione della storia,tradotto... abbiamo alcune vetture tra le palle nei capannoni racimoliamo qualche soldo...basta aggiungere un pezzo di carta dove certificare l'aria fritta e il gioco è fatto...
Re: Marchionne, Alfiat e farneticazioni varie
Alcuni Amici si sono affrettati a girarmi gli articoli che sono pubblicità e non notizie. A me di queste iniziative non me ne frega nulla e concordo con tutto quanto avete scritto ed in particolare con Gianni. Solo ciò che conserviamo è Alfa ma magari anche Lancia. Il resto sono chiacchiere vuote di gente senza scrupoli
Re: Marchionne, Alfiat e farneticazioni varie
Visto oggi il duetto IV serie verde, in tutto il suo stucco dato a cazzo e pittura data in cortile durante una giornata ventosa...
Vabbè, hanno voluto scherzare probabilmente.....
Vabbè, hanno voluto scherzare probabilmente.....
- rossogamba
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Re: Marchionne, Alfiat e farneticazioni varie
Fa dei proclami perchè pensa solo alle azioni che ha in portafoglio da far salir il suo valore.
Lo scorso anno era contrario all'elettrico adesso lo spinge?.
Poi i tedeschi contitnueranno nel diesel è farà di nuovo retromarcia.
Il suo unico scopo è far alzar il valore delle azioni.
Quante volte ha detto una cosa è poi fatto il contrario, la 500l a mirafiori, fabbrica italia, vendere 400.000 alfa romeo ecc.
Lo scorso anno era contrario all'elettrico adesso lo spinge?.
Poi i tedeschi contitnueranno nel diesel è farà di nuovo retromarcia.
Il suo unico scopo è far alzar il valore delle azioni.
Quante volte ha detto una cosa è poi fatto il contrario, la 500l a mirafiori, fabbrica italia, vendere 400.000 alfa romeo ecc.
- rossogamba
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Re: Marchionne, Alfiat e farneticazioni varie
Ecco cosa accade ai pezzi del nostro amato Museo quando c'è di mezzo fca, la trattrice agricola Romeo ha fatto questa fine:
http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... 0091085/1/
http://torino.repubblica.it/cronaca/201 ... 0091085/1/
Re: Marchionne, Alfiat e farneticazioni varie
..hanno "semplicemente" dimenticato di fissarlo al rimorchio... :shock: :shock: :shock:
- giuliasuper69
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Re: Marchionne, Alfiat e farneticazioni varie
poi mi si chiede perchè odio tutto quello che fa fca o i suoi tramiti...
- rossogamba
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Re: Marchionne, Alfiat e farneticazioni varie
Soprattutto mi domando cosa sarebbe accaduto se anziché cadere al casello - quindi quasi fermi - fosse scivolata giù in autostrada in mezzo al traffico :evil: :evil: :evil:
Re: Marchionne, Alfiat e farneticazioni varie
....senza parole.....solo parolacce!
Re: Marchionne, Alfiat e farneticazioni varie
Trovo che un importante buona notizia sia passata inosservata... la MiTo finalmente esce di produzione:
https://motori.virgilio.it/auto/fiat-pu ... ca/111687/
https://motori.virgilio.it/auto/fiat-pu ... ca/111687/
- rossogamba
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Re: Marchionne, Alfiat e farneticazioni varie
Bah...al di là dell'uscita di scena della mito, di cui francamente mi interessa ben poco, leggo che anche la punto non verrà più prodotta, ma più in generale si legge un progressivo abbandono da parte di fiat di quei segmenti di mercato nei quali - e questo obiettivamente le va riconosciuto - è sempre stata tradizionalmente forte e in cui la sua presenza ha contribuito alla nascita della motorizzazione popolare nel nostro paese. Quindi niente punto, la panda ha il fiato grosso e sopravvive grazie a campagne di vario genere, la tipo non avrà eredi...rimane solo la gamma 500, una sorta di marchio nel marchio, Lancia non esiste più: mi pare un po' poco.
Sono passati quasi 32 anni da quello sciagurato 7 novembre 1986 in cui uno squallido avvocato sabaudo si permetteva di dire, senza sciacquarsi la bocca, che si era annesso una provincia debole, dimenticando che il tempo è galantuomo e mette ogni cosa al suo posto.
Ora, non vorrei essere troppo ottimista sulle sorti del nostro amato marchio, perchè la strada è ancora in salita e lo sappiamo bene, tuttavia mi sento di affermare che se oggi il gruppo fca ha ancora qualche possibilità di sopravvivenza e che questa sopravvivenza consenta a diverse migliaia di lavoratori di tenere in piedi un'industria automobilistica nazionale, ciò lo deve anche, ed ora più che mai, proprio a quella provincia debole che si chiama Alfa Romeo.
FIAT: FINE DI UN'ERA.
Sono passati quasi 32 anni da quello sciagurato 7 novembre 1986 in cui uno squallido avvocato sabaudo si permetteva di dire, senza sciacquarsi la bocca, che si era annesso una provincia debole, dimenticando che il tempo è galantuomo e mette ogni cosa al suo posto.
Ora, non vorrei essere troppo ottimista sulle sorti del nostro amato marchio, perchè la strada è ancora in salita e lo sappiamo bene, tuttavia mi sento di affermare che se oggi il gruppo fca ha ancora qualche possibilità di sopravvivenza e che questa sopravvivenza consenta a diverse migliaia di lavoratori di tenere in piedi un'industria automobilistica nazionale, ciò lo deve anche, ed ora più che mai, proprio a quella provincia debole che si chiama Alfa Romeo.
FIAT: FINE DI UN'ERA.
Re: Marchionne, Alfiat e farneticazioni varie
rossogamba ha scritto:Bah...al di là dell'uscita di scena della mito, di cui francamente mi interessa ben poco, leggo che anche la punto non verrà più prodotta, ma più in generale si legge un progressivo abbandono da parte di fiat di quei segmenti di mercato nei quali - e questo obiettivamente le va riconosciuto - è sempre stata tradizionalmente forte e in cui la sua presenza ha contribuito alla nascita della motorizzazione popolare nel nostro paese. Quindi niente punto, la panda ha il fiato grosso e sopravvive grazie a campagne di vario genere, la tipo non avrà eredi...rimane solo la gamma 500, una sorta di marchio nel marchio, Lancia non esiste più: mi pare un po' poco.
Sono passati quasi 32 anni da quello sciagurato 7 novembre 1986 in cui uno squallido avvocato sabaudo si permetteva di dire, senza sciacquarsi la bocca, che si era annesso una provincia debole, dimenticando che il tempo è galantuomo e mette ogni cosa al suo posto.
Ora, non vorrei essere troppo ottimista sulle sorti del nostro amato marchio, perchè la strada è ancora in salita e lo sappiamo bene, tuttavia mi sento di affermare che se oggi il gruppo fca ha ancora qualche possibilità di sopravvivenza e che questa sopravvivenza consenta a diverse migliaia di lavoratori di tenere in piedi un'industria automobilistica nazionale, ciò lo deve anche, ed ora più che mai, proprio a quella provincia debole che si chiama Alfa Romeo.
FIAT: FINE DI UN'ERA.
Un paese debole e marcio come l'Italia perché dovrebbe avere una industria dell'automobile forte ? Tutti i marchi più importanti (alimentare e moda per esempio) sono in mano agli stranieri che acquistano ciò che resta di un paese che un tempo era quinta potenza industriale al mondo. L'instabilità politica ed oggi più che mai l'incompetenza ai limiti dell'analfabetismo dei vari ministri di recente nominati tali, rende il nostro paese non credibile. Il segmento auto non è più di interesse di fca il cui unico desiderio sarebbe quello di liberarsi del comparto auto (meglio immobiliare ed assicurativo). Resta la Ferrari, il resto non esiste più. Di certo la ex fiat non interessa a nessuno poiché non ha presa sul pubblico. Che poi abbiano saputo costruire utilitarie è un dato obiettivo, così come ogni qualvolta hanno sbagliato un progetto hanno scaricato sul paese i loro fallimenti. In sintesi: quando le cose sono andate bene la famiglia sabauda ci ha sempre guadagnato. Quando le cose sono andate male ci ha rimesso il paese.
Pur senza mancare di rispetto a Sua Santità, ritengo che il nostro Amato Marchio non esista più. Il regalo fatto da Mortadella Prodi ha chiuso il cerchio. Tutto quello che è venuto fuori dopo è stata una continua mortificazione, salvo qualche apprezzabile spunto rimasto sistematicamente isolato
Re: Marchionne, Alfiat e farneticazioni varie
rossogamba ha scritto:Sono passati quasi 32 anni da quello sciagurato 7 novembre 1986 in cui uno squallido avvocato sabaudo si permetteva di dire, senza sciacquarsi la bocca, che si era annesso una provincia debole, dimenticando che il tempo è galantuomo e mette ogni cosa al suo posto.
Ora, non vorrei essere troppo ottimista sulle sorti del nostro amato marchio, perchè la strada è ancora in salita e lo sappiamo bene, tuttavia mi sento di affermare che se oggi il gruppo fca ha ancora qualche possibilità di sopravvivenza e che questa sopravvivenza consenta a diverse migliaia di lavoratori di tenere in piedi un'industria automobilistica nazionale, ciò lo deve anche, ed ora più che mai, proprio a quella provincia debole che si chiama Alfa Romeo.
è Sua Santità mica per niente!!
Stra-quoto e sottoscrivo al 100%.
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