Non sono uno sportivo, ma Rombo di Tuono era davvero una leggenda...
...e la sua rossa Montreal esiste ancora
Un altro Grande se n'è andato
- rossogamba
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Re: Un altro Grande se n'è andato
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- marco cagliari
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Re: Un altro Grande se n'è andato
il più grande di tutti!!
Cagliari sta vivendo in un clima surreale da lunedi sera
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rossogamba ha scritto:Non sono uno sportivo, ma Rombo di Tuono era davvero una leggenda...
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- rossogamba
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Re: Un altro Grande se n'è andato
Riporto un piccolo aneddoto raccontato dal grande Giorgio Langella - per moltissimi anni capo collaudatore all'Alfa Romeo - scomparso ieri dopo una breve malattia, del suo incontro con il Dr. Giuseppe Luraghi:
"INCONTRO CON IL PRESIDENTE LURAGHI
Se ricordo bene doveva essere circa la metà degli anni ottanta, forse i primi del 1985.
In quel periodo proseguivo i collaudi sulle vetture “preserie” ancora in parte camuffate del nuovo modello Alfa 75 che sarebbero poi stata presentata ufficialmente nello stesso anno.
Un pomeriggio la mia Direzione Collaudo mi comunica che il giorno dopo, uscendo in
collaudo avrei dovuto avere a bordo con me il dirigente del nostro Laboratorio Tecnico Qualità il dott. Riva, persona che ben conoscevo, ed estendere il collaudo della vettura verso il lago di Garda.
Il motivo era perché il dirigente doveva incontrare per un colloquio l’ex presidente Alfa Romeo
Giuseppe Luraghi, del quale era conoscente e amico.
Devo dire che ho provato una forte emozione nel pensare che avrei rivisto anch’io il Presidente
Luraghi dopo molti anni e che solo in alcune rare occasioni avevo visto passare nel mio reparto
Montaggio n° 87 al Portello.
Ricordo in particolare un giorno, era il 1957, quando il Presidente, accompagnato dal capolinea,
stava salendo sulla catena di montaggio delle vetture 1900 e per fare questo era passato molto
vicino a me, al posto in cui lavoravo. Si è fermato, mi ha guardato e mi ha sorriso, mi ha chiesto quanti anni avevo, e io molto timidamente gli ho risposto che ne avevo quattordici. Certo ero
molto piccolo e forse gli avevo fatto tenerezza.
Così la mattina seguente, dopo aver costeggiato e ammirato per un po’ di tempo le rive del lago,
arriviamo alla grande villa del Presidente Luraghi.
Il dottor Riva suona il citofono e dopo pochi istanti arriva il Presidente. Loro si salutano
cordialmente stringendosi la mano e io vengo presentato.
Incredulo vengo anch’io invitato ad entrare per bere un caffè perché avevo pensato fosse un
incontro riservato.
Loro hanno cominciato a parlare di molte cose riguardanti l’Alfa Romeo, i ricordi del Presidente, la
nascita dell’Alfa Sud di Pomigliano e altro.
Ascoltavo in silenzio, naturalmente, ma interessato a quello che dicevano, primo perché alcune
cose non le conoscevo del tutto e poi anche per il grande rispetto che avevo per loro.
Ascoltando si imparano molte cose.
Credo avessero parlato per più di un’ora con grande stima reciproca e completamente d’accordo
sugli argomenti trattati. Io continuavo ad ascoltare molto attento.
Ad un certo punto, con grande emozione da parte mia, il Presidente mi chiede “ e lei, mi dica da
quanto tempo lavora in Alfa Romeo e che lavoro svolge?”.
Non aspettavo altro, poter raccontare in poche parole la mia vita in Alfa Romeo. Raccontare che la
mia famiglia, partendo da mio padre, era in azienda fin dal 1929. Racconto in breve il mio ingresso
in Alfa Romeo a soli quattordici anni nel 1957, i reparti nei quali ho lavorato sempre su quelle
meravigliose vetture e la mia felicità, l’orgoglio e la passione, per essere da molti anni un
collaudatore Alfa Romeo. Non mi sembrava vero che mi dedicasse tempo per ascoltare me. Certo,
lui, il Presidente, era molto stimato da noi tutti in quegli anni e quel giorno ne ho avuto ulteriore
conferma.
Ho anche aggiunto di quella volta, molti anni prima, che mi aveva rivolto un saluto mentre saliva
sulla catena di montaggio della 1900.
La cosa che in quel momento più mi ha colpito dopo il mio breve racconto è stato che si è alzato
dalla sua poltrona è venuto verso di me e mi ha stretto la mano facendomi i complimenti,
sicuramente sinceri lo ho percepito anche dalla sua stretta di mano.
Che emozione quel giorno, giorno che ricorderò per sempre."
Avevo conosciuto Langella alcuni anni fa al Museo, persona davvero cordiale e soprattutto disponibilissima ad ascoltare e a raccontare la sua vita nella nostra amata Alfa Romeo.
"INCONTRO CON IL PRESIDENTE LURAGHI
Se ricordo bene doveva essere circa la metà degli anni ottanta, forse i primi del 1985.
In quel periodo proseguivo i collaudi sulle vetture “preserie” ancora in parte camuffate del nuovo modello Alfa 75 che sarebbero poi stata presentata ufficialmente nello stesso anno.
Un pomeriggio la mia Direzione Collaudo mi comunica che il giorno dopo, uscendo in
collaudo avrei dovuto avere a bordo con me il dirigente del nostro Laboratorio Tecnico Qualità il dott. Riva, persona che ben conoscevo, ed estendere il collaudo della vettura verso il lago di Garda.
Il motivo era perché il dirigente doveva incontrare per un colloquio l’ex presidente Alfa Romeo
Giuseppe Luraghi, del quale era conoscente e amico.
Devo dire che ho provato una forte emozione nel pensare che avrei rivisto anch’io il Presidente
Luraghi dopo molti anni e che solo in alcune rare occasioni avevo visto passare nel mio reparto
Montaggio n° 87 al Portello.
Ricordo in particolare un giorno, era il 1957, quando il Presidente, accompagnato dal capolinea,
stava salendo sulla catena di montaggio delle vetture 1900 e per fare questo era passato molto
vicino a me, al posto in cui lavoravo. Si è fermato, mi ha guardato e mi ha sorriso, mi ha chiesto quanti anni avevo, e io molto timidamente gli ho risposto che ne avevo quattordici. Certo ero
molto piccolo e forse gli avevo fatto tenerezza.
Così la mattina seguente, dopo aver costeggiato e ammirato per un po’ di tempo le rive del lago,
arriviamo alla grande villa del Presidente Luraghi.
Il dottor Riva suona il citofono e dopo pochi istanti arriva il Presidente. Loro si salutano
cordialmente stringendosi la mano e io vengo presentato.
Incredulo vengo anch’io invitato ad entrare per bere un caffè perché avevo pensato fosse un
incontro riservato.
Loro hanno cominciato a parlare di molte cose riguardanti l’Alfa Romeo, i ricordi del Presidente, la
nascita dell’Alfa Sud di Pomigliano e altro.
Ascoltavo in silenzio, naturalmente, ma interessato a quello che dicevano, primo perché alcune
cose non le conoscevo del tutto e poi anche per il grande rispetto che avevo per loro.
Ascoltando si imparano molte cose.
Credo avessero parlato per più di un’ora con grande stima reciproca e completamente d’accordo
sugli argomenti trattati. Io continuavo ad ascoltare molto attento.
Ad un certo punto, con grande emozione da parte mia, il Presidente mi chiede “ e lei, mi dica da
quanto tempo lavora in Alfa Romeo e che lavoro svolge?”.
Non aspettavo altro, poter raccontare in poche parole la mia vita in Alfa Romeo. Raccontare che la
mia famiglia, partendo da mio padre, era in azienda fin dal 1929. Racconto in breve il mio ingresso
in Alfa Romeo a soli quattordici anni nel 1957, i reparti nei quali ho lavorato sempre su quelle
meravigliose vetture e la mia felicità, l’orgoglio e la passione, per essere da molti anni un
collaudatore Alfa Romeo. Non mi sembrava vero che mi dedicasse tempo per ascoltare me. Certo,
lui, il Presidente, era molto stimato da noi tutti in quegli anni e quel giorno ne ho avuto ulteriore
conferma.
Ho anche aggiunto di quella volta, molti anni prima, che mi aveva rivolto un saluto mentre saliva
sulla catena di montaggio della 1900.
La cosa che in quel momento più mi ha colpito dopo il mio breve racconto è stato che si è alzato
dalla sua poltrona è venuto verso di me e mi ha stretto la mano facendomi i complimenti,
sicuramente sinceri lo ho percepito anche dalla sua stretta di mano.
Che emozione quel giorno, giorno che ricorderò per sempre."
Avevo conosciuto Langella alcuni anni fa al Museo, persona davvero cordiale e soprattutto disponibilissima ad ascoltare e a raccontare la sua vita nella nostra amata Alfa Romeo.
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- Sacha
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Re: Un altro Grande se n'è andato
madooooo l'antennone magnetico....divino divino divino.
- rossogamba
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Re: Un altro Grande se n'è andato
Quella foto è stata fatta nel Tennessee durante i collaudi della versione americana della 164 (vedi terzo stop e side marker), l'antenna serviva per comunicare con le altre vetture del gruppo durante il test. Nell'altra foto sono in Finlandia - precisamente a Rovaniemi, il paese di Babbo Natale - per gli ultimi collaudi della 164.
La SZ invece è ad Arese.
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- Sacha
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Re: Un altro Grande se n'è andato
Si a parte il modello di antenna spudoratamente nordico con quella bobina sovradimensionata, avevo visto la targa Michiganese. Saranno state belle esperienze senza dubbio.
S.
S.
Re: Un altro Grande se n'è andato
Gran dispiacere, veramente un (altro) pezzo di storia Alfa che se ne va. R.I.P.
Re: Un altro Grande se n'è andato
Langella lo scoprii anni fa con i video di Cironi .Inutile dire che tanti personaggi stanno operando una seconda distruzione del marchio che sembrava essere avviata ad una rinascita grazie ai modelli nati sotto Marchionne come Giulia e 4C ...purtroppo Langella non c'è piu, Marchionne anche, morto per un misterioso intervento alla spalla ...e altri godono di ottima salute ...ovviamente la 4C è stata prontamente tolta dal commercio ,all'orizzonte del futuro Alfa , tanto elettrico notoriamente molto amato dai consumatori , specie gli Alfisti :lol: :lol:
e altrimenti come si fa a portare i bilanci in rosso per vendere il tutto per due spicci , avanti tutta contro un muro in cemento armato rispettando il copione del film :lol: :lol:
P.S.I collaudi alle temperature estreme nei quattro angoli del mondo furono voluti da Ghidella se non ricordo male , quando la 164 era oramai pronta. per essere messa sul mercato , ma appunto si volevano fare le cose con impegno
e altrimenti come si fa a portare i bilanci in rosso per vendere il tutto per due spicci , avanti tutta contro un muro in cemento armato rispettando il copione del film :lol: :lol:
P.S.I collaudi alle temperature estreme nei quattro angoli del mondo furono voluti da Ghidella se non ricordo male , quando la 164 era oramai pronta. per essere messa sul mercato , ma appunto si volevano fare le cose con impegno
Re: Un altro Grande se n'è andato
Non legato al mondo Alfa ma comunque un GRANDISSIMO del design, addio a Bruno Sacco.
https://www.udinetoday.it/cronaca/morto ... udine.html
A mio modesto parere dopo di lui alla Mercedes il NIENTE.
Tra le mie auto preferite la sua Mercedes SL R129 e così lo ricordo. R.i.p.
https://www.udinetoday.it/cronaca/morto ... udine.html
A mio modesto parere dopo di lui alla Mercedes il NIENTE.
Tra le mie auto preferite la sua Mercedes SL R129 e così lo ricordo. R.i.p.
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Re: Un altro Grande se n'è andato
.....ed anche l´iconica Modello G e´nata dalla sua matita.
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