Il Poliziottesco (cineforum, recensioni, locandine)
Inviato: 16 mar 2013 02:51:40
Quando il Biscione mordeva
http://quandoilbiscionemordeva.forumalfaromeo.it/forum/
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l'accoglimento del film in Italia fu fortemente condizionato dai recenti avvenimenti politici interni.
Uscì nelle sale nel gennaio 1970 a ridosso della strage di piazza Fontana, della morte violenta dell'anarchico Giuseppe Pinelli e dell'arresto di Pietro Valpreda. Accompagnato dal divieto ai minori di 16 anni, era in forte odore di un imminente sequestro, richiesto da alcuni dirigenti della questura di Milano, che avevano lasciato la proiezione prima della fine.[3] La sua sola uscita era stata salutata da Giovanni Grazzini, sulle colonne del quotidiano italiano Corriere della Sera come «[...] un importante passo avanti verso una società più adulta, tanto più sicura di sé e della democrazia da potersi permettere di criticare istituti tenuti per sacri [...]».[6] Ugo Pirro ricorda: «Ci avevano detto che saremmo finiti in carcere: era una tale bomba.»[7]
Il film, fin dall'inizio, divenne oggetto di confronto politico, nonostante iniziasse con la dicitura "Ogni riferimento a persone o fatti è puramente casuale" l'allora periodico quindicinale Lotta Continua lo elogiò, invitando i lettori a riconoscere nel personaggio interpretato da Gian Maria Volonté la figura del commissario Luigi Calabresi, accusato dal movimento extraparlamentare di essere responsabile della morte di Pinelli.[5]
Sia per la decisione del sostituto procuratore Giovanni Caizzi - lo stesso che successivamente avrebbe prosciolto Il fiore delle Mille e una notte di Pier Paolo Pasolini -, sia per probabili considerazioni di ordine politico[7], il film non fu sequestrato. Comunque l'incombere di questa minaccia e i recenti avvenimenti politici concorsero a un immediato successo: «L'affluenza del pubblico nelle sale era enorme e in alcuni casi fu necessario interrompere la circolazione dei veicoli, data la lunghezza delle file alle biglietterie. La gente si accalcava perché non credeva ai propri occhi.»[7] In seguito a tale successo, una parte della critica di sinistra, quella in particolare che faceva riferimento alle riviste Ombre rosse e Quaderni Piacentini,[8] rivolse a questo, come ad altri successivi film di Elio Petri, l'accusa di spettacolarizzare a scopo economico i processi sociali e politici.[3]
« Volevo fare un film sulla polizia, ma a modo mio. »
(Elio Petri)
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto è il primo film di una trilogia (proseguita con La classe operaia va in paradiso del 1971 e La proprietà non è più un furto del 1973), frutto della collaborazione con lo sceneggiatore Ugo Pirro, in cui vengono messi in scena i motivi centrali della vita politica[6], rendendo Elio Petri un bersaglio privilegiato nello scontro critico e politico interno alla sinistra negli anni settanta.[6]
Era stato inizialmente concepito come un'elaborazione del tema dostoevskiano della sfida di un assassino alla giustizia[10] e come una riflessione sui meccanismi psicologici che, a partire dal nostro bisogno interiore di una figura paterna, ci rendono alleati di un potere autoritario e repressivo, «... facendo di tutti noi dei bambini.»[10][11] La valenza più dichiaratamente politica venne al film dalla scelta di un commissario di polizia per la parte dell'assassino.[10] La più generale riflessione sui meccanismi del potere e sull'immunità di chi lo esercita, veniva situata nell'Italia repubblicana, in cui per 25 anni la polizia aveva «[...] perpetrato per le strade decine e decine di condanne sommarie contro masse indifese di operai e contadini [...] senza che nessuno avesse [...] mai pagato per tutti questi morti.»[4]
Il film è stato poi selezionato tra i 100 film italiani da salvare.[12]
Giulio84 ha scritto:[ img ]
I_Giulia : Con splendida colonna sonora di Morricone che qui trovate in versione cover:
Subsonica (sentire dal minuto 3:15, in particolare)
http://www.youtube.com/watch?v=rJ3X7FU1464
IL MIMMI ha scritto:Volontè fu veramente il più grande del cinema italiano.
Si racconta che si immergeva talmente nel personaggio che, nei giorni delle riprese, il suo atteggiamento anche fuori dal set era simile a quello del personaggio stesso.
Giulio84 ha scritto:I_Giulia : Con splendida colonna sonora di Morricone che qui trovate in versione cover:
Subsonica (sentire dal minuto 3:15, in particolare)
http://www.youtube.com/watch?v=rJ3X7FU1464
questo pezzo che hai linkato è un live del 2009, all'epoca Casa Sonica (in pratica lo studio di produzione dei subsonica) produceva i "SIKITIKIS" gruppo sardo che appunto sonorizzava dal vivo pellicole anni settanta e faceva di queste sperimentazioni