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L'altra mia grande passione che purtroppo ho dovuto accantonare per esigenze di spazio e di tempo.
Il materiale rotabile – ereditato da mio padre – è di marca Fleischmann e risale agli anni 50/60, come pure buona parte degli edifici e di altri complementi; il resto della scenografia è invece stato realizzato da me in tempi “recenti”.
Il plastico si sviluppava per circa 12 mq con una forma a ferro di cavallo e per arrivare allo stadio di sviluppo che vedete nelle foto ha richiesto circa 5 anni di lavoro (1987-1992), e riproduce uno scorcio di ferrovia secondaria collocata nella Germania di fine anni '50.
Con gli occhi di oggi mi rendo conto di aver commesso qualche ingenuità, ma a me piaceva così.
A parte il materiale rotabile, per il resto della scenografia ho utilizzato la tecnica dell'invecchiamento, vale a dire riprodurre lo sporco sugli edifici, disordine che si accumula qua e là, segni del tempo e del lavoro in modo da rendere l'insieme il più realistico possibile.
Anche la scelta del bianco e nero è voluta in modo da camuffare la finzione del soggetto.
A fine anni '90 ho dovuto smontare ed imballare tutto, con la speranza di poter riaprire un giorno quella grande cassa di legno, mi auguro con lo stesso entusiasmo di un tempo.

LA STAZIONE PRINCIPALE

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