Orologi

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giuliasuper69
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Messaggioda giuliasuper69 » 21 feb 2015 21:56:28

Oggi ho accompagnato un caro amico a comprare un pezzo mito della storia dell'orologeria mondiale prodotto da quasi 60 anni in numerosissime varianti per dimensioni,movimenti,quadranti etc...mi è venuta voglia voglia di fare un riassunto della storia del pezzo e delle sue principali evoluzioni.L'orologio in questione è.
L'Omega Speedmaster
Nel 1957 per opera di Claude Ballot nasce la prima versione dello Speedmaster.
Questo modello non riportava ancora sul quadrante la scritta “Professional”.
Il cronografo, con diametro della cassa di 39 mm, si caratterizzava per il quadrante nero con indicazione cronografica ad 1/5 di secondo e quadrantini dei minuti, ore e secondi continui in bianco.
Il movimento a carica manuale utilizzato è il calibro 321.
Nel 1959 questo modello subì una sensibile modifica, tanto che fu adottata una nuova referenza.
Il diametro della cassa diventa 40 mm, vengono adottati degli o-ring ai pulsanti cronografici, mentre le sfere tipo "broad arrow" vengono sostituite da sfere di forma “dauphine”.
Si trattava del modello oggetto dei primi tests effettuati dalla Nasa.
Proprio in seguito all'esito positivo di tali prove e la successiva qualificazione per i voli spaziali nel 1966 venne aggiunta sul quadrante la parola "Professional", in onore al primo utilizzo professionale durante la passeggiata spaziale di Ed White.
Nel 1963, la casa adotta una forma asimmetrica con lo scopo di offrire una maggiore protezione alla corona ed ai pulsanti cronografaci.
Nel 1968, il cal. 321 (che secondo Omega è stato prodotto in 40.800 esemplari con un seriale che arriva a26,4 milioni) viene sostituito dal cal. 861.
Esistono comunque Speedmaster prodotti a partire dal 1966 sul quadrante dei quali non compare ancora la scritta "Professional".
La parte più interessante della storia di questo orologio però inizia nel 1964 quando due tecnici Nasa in incognito si recano presso una famosa gioielleria di Huston, per acquistare cinque cronografi di marche diverse.
I cronografi sono sottoposti ad una serie di duri test che vengono superati da un orologio soltanto.
Si tratta dello Speedmaster Professional, un cronografo da polso prodotto dall 1959 dalla Omega Watch Company di Bienne in Svizzera: amagnetico, impermeabile ed antiurto, probabilmente il cronografo più testato al mondo, che dopo oltre 50 anni è ancora attuale ed è passato indenne attraverso il tempo e le mode divenendo un classico.
Queste le prove a cui sono sottoposti gli orologi:
1) Caldo
48 ore ad una temperatura di 71 gradi,poi 30 minuti a 93 gradi con umidità non superiore al 15%
2. Freddo
Quattro ore ad una temperatura di -18°C.
3. Vuoto
Gli orologi sottoposti ad una pressione di 10-6 atmosfere, sono portati ad una temperatura di 71°C. per durata di 45 minuti, poi vengono esposti per altri 45 minuti alla temperatura di -18°C, quindi nuovamente riportati a 71°C. per ulteriori 45 minuti. Questa procedura viene ripetuta complessivamente 15 volte.
4. Umidità
Duecentoquaranta ore complessive a temperature che oscillano da 20°C a 71°C, con un umidità del 95% almeno. Il vapore acqueo deve avere un pH compreso tra 6,5 e 7,5.
5. Atmosfera satura d'ossigeno
Quarant'otto ore ad una temperatura di 71°C e ad una pressione di 0,35 atmosfere in ossigeno puro. La formazione di gas tossici, lo sprigionamento di odori acri o il danneggiamento dei giunti indicano che il test è fallito.
6. Prova d'urto
Sei urti di 40g (ossia 40 volte la gravitazione), della durata di 11 millisecondi ciascuno, da 6 angolazioni diverse.
7. Accelerazione
Accelerazione lineare da 1 a 7,25g i 333 secondi. Poi accelerazione costante di 16g per la durata di 30 secondi in linea verticale e 30 secondi in linea laterale.
8. Decompressione
Pressione di 10-6 atmosfere per 90 minuti a una temperatura di 71°C, e per 30 minuti a 93°C.
9. Sovrapressione
Pressione di 1,6 atmosfere per la durata di un ora.
10. Vibrazioni
Tre prove di 30 minuti ciascuna (laterale, orizzontale, verticale). La frequenza di oscillazione varia da 5 a 2000 Hertz, laccelerazione media per impulso non deve essere inferiore a 8,8g.
11. Rumore
Centotrenta decibel in un ambito di frequenza posto tra 40 e 10.000 Hertz per la durata di 30 minuti.

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Messaggioda giuliasuper69 » 21 feb 2015 22:21:35

Solo lo Speedmaster superò questi test,ripeuti poi su altri 12 esemplari questa volta acquistati direttamente dalla Nasa presso l'importatore Omega,superati brillantemente anche questi ulteriori test,viene ufficializzata alla Omega nel 1966 la sperimentazione e autorizzata la stessa casa a utilizzarla a fini di promozione pubblicitaria.
Come detto prima i movimenti utilizzati dagli Speedmaster furono molteplici sia a carica manuale che automatica.Ovviamente quello a carica manuale è l'unico che può fregiarsi dell'appellativo Moonwatch in quanto in assenza di gravità l'automatico non potrebbe funzionare.Tra quelli a carica manuale esistono però più versioni alcune più raffinate meccanicamente rispetto alle altre ossia con smistamento cronografico a ruota a colonna rispetto agli altri con smistamento a camme.In ordine temporale i principali calibri furono:
Calibro 321: Cronografo carica manuale a 18.000 A/h (2.5 HZ), 17 rubini, diametro 27mm, spessore 6,74 mm, smistamento cronografia tramite ruota a colonne, incabloc, riserva di carica di circa 44 ore.
E' il capostipite dei calibri montati sullo Speedmaster, viene utilizzato infatti proprio nel primo modello di Speedmaster del 1957 (non ancora Professional e ovviamente non ancora Moonwatch).
Questo calibro deriva da un progetto degli anni 40 di Albert Piguet e Jaques Reymond sviluppato nell' ambito di una collaborazione tra Omega e Lemania
Cal. 861: Cronografo carica manuale a 21.600 A/h , 17 rubini (18 dal 1993) diametro 27mm, spessore 6,87 mm, smistamento della cronografia tramite navette (camme), incabloc, riserva di carica di circa 50 ore.
Questo calibro ha sostituito il 321 negli Speedmaster all'incirca dal mese di ottobre del 1968, le referenze di Moonwatch che hanno segnato il cambio sono la 145.012 (321) e la 145.022 (861).
E' stato sviluppato dalla Lemania dal 1965.
Pur meno raffinato del primo si caratterizza per una maggiore robustezza e precisione oltre che per una maggiore facilità di riparazione.Da questo calibro derivano un altra decina di calibri identificati dagli 863,864 etc etc che si differenziano tra loro per vari particolari che sarebbe troppo lungo riportare ,quali la presenza delle fasi lunari in alcuni,versioni speciali con movimento in platino o oro rosa ,mancanza del datario in altri,o due soli contatori cronografici per altre versioni ancora.
Attualmente ancora in produzione le versioni Moonwatch a carica meccanica montano i calibri 861(cui negli anni 90 è stato aggiunto un rubino) per le versioni con fondello con meccanica a vista e 1861 per le versioni a fondello chiuso.

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Messaggioda giuliasuper69 » 21 feb 2015 22:34:51

Lunghissimo il discorso anche per quanto riguarda gli Speedmaster a carica automatica ,che come detto prima non possono fregiarsi dell'appellativo Moonwatch,sono le varie versioni Mark con calibri Omega 1040 e 1041 derivati dai Lemania 1340 e 1341 e i 1045 praticamente identici ad un calibro eccezionale di cui parlerò un altra volta il Lemania 5100.Altre versioni più povere montano il calibro Eta -Valjoux 7750(sono gli automatici con datario) e senza citarne molti altri i c.d.Reduced che si caratterizzano per una cassa di dimensioni più piccole 38mm e lancetta continua dei secondi nel contatore di destra,questi in assoluto i più economici di tutta la serie montano una base Eta con platina cronografica Dubois-Depraz.
E adesso qualche foto...
Il primo in assoluto del 57
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Messaggioda giuliasuper69 » 21 feb 2015 22:41:52

Il calibro 861 in foto un esemplare del 1970
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e passando agli automatici un Mark 4.5 con calibro Lemania 5100 di fine anni 70
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Re: Orologi

Messaggioda giuliasuper69 » 16 ott 2016 15:03:11

Da tempo immemore non parlo di orologi anche se la mia passione non è certo scemata anzi...Questa volta però non parlo di un orologio o di un movimento in particolare ma di un artigiano,ricordo che ne avevo parlato in qualche versione precedente del forum,e non mi dilungo nella parte tecnica ma faccio solo una breve premessa introduttiva al video davvero molto ben fatto e coinvolgente.L'artista/artigiano in questione è Giuliano Mazzuoli ottimo gentleman driver negli anni 60/70 sempre a bordo di vetture Alfa Romeo,premiato anche dalla stessa Casa tra i piloti privati,egli è un designer quasi autodidatta che ha lanciato alcuni anni or sono una linea di prodotti alcuni dei quali ispirati al mondo delle corse alle auto in generale e ai manometri,tra gli orologi uno è dedicato all'Alfa.I solo tempo montano un calibro Eta 2824 robustissimo e adottato come base anche da famosissime case orologiaie,mentre i crono sono sempre a base Eta con platina cronografica Dubois Depraz,niente di particolarmente sofisticato,ma è l'idea e il design qui a farla da padrone,anche se non incontrano il mio gusto,l'insieme della operazione mi affascina,e ha riscontrato grande successo avvalendosi della collaborazione della gioielleria romana Hausmann vero big del settore che per lungo tempo nel secolo scorso ha prodotto anche orologi a marchio proprio.Non dico altro ma gustatevi il video molto ben fatto e con una seconda parte molto alfista (tralascio la partecipazione di Lapo e la Thesis che si vede...uniche cadute di stile :lol: )
https://player.vimeo.com/video/74442861

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Re: Orologi

Messaggioda rossogamba » 16 ott 2016 19:54:12

Bello il video, ma ancor più azzeccato il tema musicale (A Blue Shadow) che ho riconosciuto subito; si tratta della sigla dello sceneggiato televisivo "Ho incontrato un'ombra" andato in onda in RAI nel 1974:


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Re: Orologi

Messaggioda Moramax » 16 ott 2016 21:50:05

Sempre bello leggere i post di Giorgio sugli orologi .Gli orologi mi hanno sempre appassionato ,ma la mia vera malattia sono le penne e i portamine (matite meccaniche) prima o poi farò un post dedicato anche se l'argomento non credo che attizzi più di tanto e in più non vi aspettate la preparazione di Giorgio :lol: ...
E infatti appena ha nominato Mazzuoli mi sono ricordato che ha disegnato anche delle penne .Ho notato con piacere che i prezzi delle penne e portamine si aggirano sui 100 euro che è un prezzo accettabile ..Ma gli orologi di Mazzuoli ho notato che si aggirano sui 1000 ...
http://www.ebay.it/sch/i.html?_odkw=Maz ... i&_sacat=0

P.S. a Gambì !ma come hai fatto a ricordati di quella colonna sonora ? :) sei un highlander :lol:

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Re: Orologi

Messaggioda bubbo » 18 ott 2016 08:39:29

orologi, altra mia passione..

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Re: Orologi

Messaggioda rossogamba » 28 dic 2016 14:26:52

Imperdibile!!!!....tiratura limitatissima!!!!....
Giorgio che fai?...sei ancora lì?

http://www.alfasport.net/newnews/View.asp?id=2254

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Re: Orologi

Messaggioda giuliasuper69 » 28 dic 2016 15:58:14

Interessante,Chronoswiss è una casa nata non molti anni fa è caratterizzata da buone lavorazioni e ottimi movimenti,inizialmente i modelli proposti si ispiravano agli orologi anni 50 specialmente ai cronografi tipo Breguet,una volta consolidata sul mercato ha iniziato a proporre anche modelli più innovativi e dal disegno moderno con un buon compromesso tra artigianalità qualità e prezzo.Questo dedicato ad Alfa Romeo monta un movimento usato su altri orologi del marchio in quella fascia di prezzo e recentemente presentati al salone della orologeria di Basilea.
Il calibro è Chronoswiss C.291, meccanico a carica automatica con bilanciere Glucydur, spirale in Anachron e sistema antiurto Incabloc. Con 28.800 alternanze l’ora e una autonomia di mancia di circa 38 ore.
A tema Alfa però continuo a preferire questo a calibro Lemania 5100 usato tra gli altri da Omega per lo Speedmaster Mark 4.5 di cui ho parlato qualche pagina prima, che era a listino accessori Alfa Romeo ad inizio anni 90 anche con quadrante nero.
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