Trattamento Tankerite per serbatoio

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Era da parecchio tempo che avevo in mente questo intervento al serbatoio della GTV6, in quanto presentava al suo interno una patina rugginosa che veniva pescata dalla pompa insieme alla benzina intasando in breve tempo il piccolo filtro all’ingresso di questa. Una decina di anni fa, per rimediare a questo problema, avevo interposto tra il serbatoio e la pompa, un filtro in linea sufficientemente grosso da impedire intasamenti troppo frequenti, tuttavia era una soluzione di ripiego ed ogni 4/5 anni il filtro andava sostituito.
La procedura che descriverò è per la GTV6, ma naturalmente vale per qualunque vettura o moto ed in pratica consiste nell’applicazione di uno “smalto” (la Tankerite appunto) che crea una protezione permanente alle pareti del serbatoio previa rimozione della ruggine.
I kit di Tankerite sono disponibili in tre formati: piccolo, medio e grande a seconda delle dimensioni del serbatoio, nel mio caso ho dovuto acquistare due confezioni (una grande e una media) per coprire una capacità del serbatoio di circa 80 litri comprese le paratie interne; ho trovato tutto il necessario alla Fiera di Padova lo scorso ottobre, ma è anche possibile acquistarla online. La confezione si compone di liquido disincrostante, Tankerite e catalizzatore da aggiungere ad essa.
Tutto l’intervento non è in sé difficile, ma si deve seguire in modo scrupoloso ogni fase della procedura, in particolar modo quella della preparazione del serbatoio per rimuovere quanta più ossidazione possibile. Inizialmente avevo pensato di aggiungere dei sassi assieme al disincrostante in modo da rendere più efficace la pulizia, ma poi, ispezionando con un sondino il serbatoio, ho visto che lo spazio tra le pareti del serbatoio e le paratie poste all’interno di esso è veramente esiguo e quindi c’era il rischio concreto che qualche sasso si potesse incastrare in questi piccoli spazi senza più alcuna possibilità di recupero. Ho perciò proceduto al solo trattamento chimico integrandolo però con una abbondante passata con l’idropulitrice: in entrambi i casi ne è uscita un bel po’ di schifezza. Il venditore del prodotto mi ha anche consigliato, dopo aver risciacquato tutto con abbondante acqua e lasciato asciugare, di fare un passaggio con del diluente nitro per togliere quel residuo oleoso che ha la benzina. Ho risciacquato ancora tutto, soffiato con compressore e lasciato asciugare al sole.
Infine, una volta mescolato il catalizzatore con la Tankerite si deve diluire il tutto con alcool denaturato (90°) nella misura del 10% e mescolare con pazienza fino ad ottenere un preparato omogeneo e senza grumi. Una volta introdotta la Tankerite nel serbatoio e date le sue dimensioni, con l’aiuto di un vicino ho girato e rigirato il serbatoio più volte per far aderite meglio possibile il prodotto all’interno; questa operazione ha richiesto quasi una mattinata di lavoro. Per evitare poi deposito eccessivo ho scolato fuori la Tankerite residua.
Le istruzioni dicono di lasciare asciugare 48 ore, ma io ho lasciato riposare quasi una settimana e poi ho rimontato tutto, appena sarà possibile introdurrò benzina, ma già da ora posso dire che sono piuttosto soddisfatto del lavoro che, incrociando le dita, non dovrebbe più darmi preoccupazioni.

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Iniziamo a smontare...

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...e svuotare

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Ispezioniamo

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anche con l'aiuto di un endoscopio

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Situazione attacchi benzina e galleggiante

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Introduzione disincrostante

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Con delle seghe a tazza mi son fabbricato dei tappi di legno per chiudere i vari fori del serbatoio nel momento in cui ho pulito con il disincrostante e ho introdotto la tankerite, con una camera d'aria di bicicletta li ho resi ermetici:

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Questa la situazione dopo la pulizia con l'acido

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Sciacquo

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Questo quanto è uscito dal serbatoio dopo i due passaggi

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...e questa solo una parte (credetemi) di quando è venuto fuori dal filtro

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Per evitare che il prodotto si posasse sulle filettature, ho messo delle viti a protezione dei fori

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Si inizia la fase più delicata

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Qualora si posasse del prodotto sulle filettature, questo va rimosso immediatamente con uno spazzolino bagnato nell'alcool, altrimenti, una volta asciugato, sarà impossibile toglierlo

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Questo il risultato finale

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Entrando con l'endoscopio (la definizione purtroppo è scarsina) non si notano parti scoperte

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