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Era l'estate del 2017 e tra un tornante e l'altro del raduno in Trentino chiesi a Giovanni: "...sai mi piacerebbe mettere mano al motore della mia Gt, perché è da un po' che mangia olio, e quello che non mangia lo sputacchia, e quello che non sputacchia se lo perde, e poi per un ripasso generale di tutta la meccanica dato che dopo quasi 50 anni anche cambio, carburatori, frizione, albero di trasmissione e così via andrebbero ripresi per bene...".
Giovanni, che come noto non ama troppi giri di parole mi fermò: "Io ci sono!"
Passò circa un anno e mezzo da quel veloce scambio di battute e in occasione della Fiera di Padova 2018 - in compagnia del Presidente Giorgio - puntai il muso della macchina verso la Chiavelunga's Factory.
Questo il momento della presa in carico della vettura:



Il motore tutto sommato non era in cattive condizioni, certo i segni del tempo si vedevano ma nulla di strano dopo tutto questo tempo o comunque niente da far impensierire Giovanni; i grattacapi, anzi gli imprevisti, sono venuti dalle componenti che apparentemente davano meno problemi come il cambio, ma soprattutto il filtro dell'olio.
Questa in sintesi la storia della rinascita della 1750 Gt Veloce, ma tra la prima foto e l'ultima - quando la macchina mi viene riconsegnata "nuova di fabbrica e in rodaggio" in occasione del raduno 2019 - ci sono un bel po' di vicende che vale la pena di raccontare.

Attente verifiche di preconsegna:

Espianto:

Piano piano la testa viene via

Le bronzine si presentavano in buone condizioni tranne quelle del quarto cilindro che avevano un'usura irregolare probabilmente causata dalla non perfetta ortogonalità della biella, che per prudenza è stata sostituita:

Depositi nella coppa dell'olio. A detta di Giovanni si tratta di lacche presenti nei lubrificanti usati un tempo:

La pompa dell'olio invece era in ottimo stato:

Adesso inizia la parte più goduriosa: