Pompa Spica: il diavolo non è poi così nero...

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I pregiudizi – si sa – sono duri a morire e ammetto che pure io ne avevo parecchi riguardo la pompa di iniezione Spica. O per meglio dire, il mio era un sentimento contrastato tra il timore, da un lato, e la voglia di saperne di più, dall’altro, per un oggetto misterioso che conoscevo poco e sul quale mi barcamenavo con qualche regolazione di massima pur senza sapere con precisione cosa succedesse all’interno della pompa.
La pompa Spica: croce (tanta) e delizia (poca) di ogni Montreal, e in generale di ogni Alfa dotata di iniezione meccanica, tanto da indurre spesso alcuni proprietari a convertire la propria vettura ad una più tradizionale alimentazione e carburatori. Eppure sta pompa iniezione continuava ad intrigarmi, perché c’era anche chi diceva “…se la Spica è regolata a puntino, la macchina va che è una meraviglia…”, quindi se è un problema di regolazione fatta a dovere, perché non ci proviamo anche sulla mia?
E qui si presenta un altro problema scaturito da un altro pregiudizio: chi sa mettere le mani come si deve sulla Spica? In Italia sono le ben note tre o quattro officine specializzate e, senza nulla togliere alla loro competenza e alla volontà di applicarsi su un oggetto così complicato, parlando di interventi specialistici è lecito attendersi anche un conto finale “molto speciale”.
L’occasione si è presentata questa primavera, quando, parlando con un amico anche lui possessore di Monty, mi dice che la pompa della sua macchina l’ha revisionata personalmente. Questa persona lavora nel campo delle lavorazioni meccaniche e la Spica la conosce molto bene; alla mia faccia perplessa risponde molto candidamente: è un oggetto meccanico, la sua logica non ha segreti, quello è! Mi faccio coraggio e, seguendo alcune dritte, rimuovo la pompa dalla macchina e la porto a casa sua per una revisione generale.
Questa lunga premessa per dire due cose: la pompa Spica non è una cosa strana e rognosa, è uno spettacolare meccanismo degno di un orologio svizzero, è il formidabile prodotto del genio italico, di chi l’ha progettata, di chi l’ha costruita e di chi l’ha industrializzata; comprendendo i suoi segreti ho imparato ad amarla e ad ammirarla e fa tristezza sapere che a Livorno dove sorgeva la fabbrica ora c’è una pizzeria.
La seconda cosa è che non necessariamente si deve avere un nome famoso per essere titolati a mettere le mani su queste automobili un po’ particolari; è necessaria tanta competenza, tanta esperienza, una profonda conoscenza dell’oggetto che si ha in mano e, non ultima, un pochino di umiltà.
Di seguito la varie fasi del lavoro.

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La pompa appena rimossa dalla macchina

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Andiamo nell'officina del mio amico per la scomposizione:

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Azioniamo la cremagliera

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Un po' di morchia nel coperchio di chiusura inferiore, ma dopo 46 anni direi che è accettabile:

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catrame...

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Sul Tornio

https://photos.app.goo.gl/H3AJGGgj92vkUbDj6

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Montiamo le guarnizioni nuove:

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Rimontato solenoide avviamento

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e sua regolazione:

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La pompa è riassemblata:

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Ora si riporta nella Rossogamba'a Factory per il rimontaggio in vettura:

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Sempre emozionante il primo avviamento dopo l'opera di ripristino:

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Adesso nella Factory Vaticana si procede con le regolazioni:

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Piccolo incidente di percorso: una volta rimontata la pompa rilevo una perdita d'olio che si raccoglie nella V del basamento, non capisco subito da dove provenga, anche perché avevo prestato la massima cura nel rimontaggio della pompa sul basamento e le guarnizioni sono nuove. Smonto nuovamente la pompa e noto che la perdita d'olio viene dalla guarnizione (nuova) di protezione del microswitch, che dopo due ore di funzionamento era completamente disintegrata. Poco male rimonto la vecchia guarnizione aggiungendo un po' di pasta nera per sicurezza.

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Con l'occasione abbiamo anche regolato l'anticipo, personalmente ho provveduto a smontare lo spinterogeno per controllarlo e dare una pulitina alle puntine, poi, ma di questo non ho filmato, con l'aiuto del mio amico abbiamo fatto una regolazione più fine con la pistola stroboscopica:

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Antiche calibrazioni:

https://photos.app.goo.gl/6VRxm8mAFRK76YZx7

Qui la regolazione con la strobo non è stata ancora fatta e guardando con attenzione si nota una vampata dietro la farfalla del cilindro n. 7

https://photos.app.goo.gl/smu73Kruq466DEqu8

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Alla fine del lavoro devo dire che sono piuttosto soddisfatto della progressione e della regolarità della vettura, nella guida è molto più pastosa senza seghettamenti, al minimo il motore non dondola più, il minimo è bello stabile e soprattutto la macchina non fuma più, se non in piccola misura e per un istante quando si butta giù tutto dopo aver marciato al minimo, ma questo potrebbe dipendere anche dagli iniettori.

Passaggio terza - quarta:

https://photos.app.goo.gl/xcfY6pa5xSN3uTau6

Ovviamente ho cambiato anche la cinghietta di trasmissione della pompa iniezione, si nota il ticchettio tipico della Spica al minimo

https://photos.app.goo.gl/zjmnRsmhq3X3Ntb96

https://photos.app.goo.gl/5S1oaJSoU6wQfKQC6

[Andrea78]

Gran bel lavoro.
La Spica è veramente un piccolo gioiello di meccanica.
Quella bella meccanica che è stata nel tempo sostituita della più semplice ed economica elettronica. Purtroppo va detto che nella stragrande maggioranza dei casi il sostituto elettronico funziona poi anche meglio... noi nostalgici amanti di leve, camme e getti però preferiamo di gran lunga questa adorabile complicazione. Detto che questa tra cent'anni eventualmente si potrà sempre riparare ed una qualsiasi iniezione elettronica no...