M.T.M. Barchini Esplosivi
Inviato: 18 dic 2019 18:50:00
L'idea dei barchini esplosivi,detti emme,il cui nome tecnico è M.T.M. (Motoscafo turismo modificato) noti per essere stati utilizzati prevalentemente dalla X MAS del Principe Borghese,nasce nel 1935,su brevetto del'ing.Cattaneo e realizzazione da parte dei Cantieri Baglietto di Varazze,con scafo in legno,due paratie interne dove alloggiare i serbatoi della benzina e il motore di stretta derivazione automobilistica Alfa Romeo 6C 2500 da 90cv,per una autonomia di circa 80 miglia e una velocità massima pari a 32 nodi (circa 60km/h)
Il brevetto coperto da segreto militare,e poi ripreso dopo la guerra ad esempio dalla Volvo Penta,prevedeva due eliche coassiali controrotanti per migliorare la stabilità e un piede poppiero ribaltabile a comando per superare gli sbarramenti portuali.
A prua erano sistemate le cariche esplosive principali per un totale di 330 kg di Tritolital,più altre cariche più piccole a poppa,tutte azionate da un dispositivo meccanico comandato dal pilota.La prua era inoltre progettata per affondare dopo il contatto con la nave nemica ed esplodere sotto'acqua ad una profondità prestabilita al fine di ottenere il massimo effetto distruttivo.In caso di malfunzionamento era prevista comunque l'esplosione al contatto col basso fondo dei porti.Il pilota individuato il bersaglio lanciava alla massima velocità il barchino ne bloccava mediante apposito fermo il timone e azionava un seggiolino eiettabile collegato ad una piccola zatterina si salvataggio.Si trattava praticamente di missioni kamikaze,quando non venivano individuati e eliminati per tempo,o non esplodevano insieme al barchino.i coraggiosi piloti restavano comunque in balia delle onde non molto lontani dal nemico quindi nella migliore delle ipotesi potevano sperare di essere fatti prigionieri.
La loro prima azione in combattimento avvenne a Creta, alla base britannica di Suda, il 25-26 marzo 1941 dove furono affondati l’incrociatore York e la petroliera Pericles. Altre incursioni come quella di Malta invece, nel luglio del ’41, effettuata con i primi prototipi dei barchini (M.T.) fu un totale insuccesso causato dal loro immediato avvistamento mediante radar i. Altri tentativi (alla Valletta e Malta) ebbero analoghi insuccessi che causarono un freno al loro utilizzo. Alcune eroiche azioni di guerra degli M.T.M. vennero ancora effettuate nel 1944-45 dalla X Flottiglia M.A.S. della Marina della Repubblica Sociale Italiana (R.S.I.) contro unità anglo-americane. Molti piloti perirono nelle azioni, particolarmente alla Valletta, tutti medaglie d’oro, altri furono presi prigionieri altri, pochi, tornarono a casa.
Il brevetto coperto da segreto militare,e poi ripreso dopo la guerra ad esempio dalla Volvo Penta,prevedeva due eliche coassiali controrotanti per migliorare la stabilità e un piede poppiero ribaltabile a comando per superare gli sbarramenti portuali.
A prua erano sistemate le cariche esplosive principali per un totale di 330 kg di Tritolital,più altre cariche più piccole a poppa,tutte azionate da un dispositivo meccanico comandato dal pilota.La prua era inoltre progettata per affondare dopo il contatto con la nave nemica ed esplodere sotto'acqua ad una profondità prestabilita al fine di ottenere il massimo effetto distruttivo.In caso di malfunzionamento era prevista comunque l'esplosione al contatto col basso fondo dei porti.Il pilota individuato il bersaglio lanciava alla massima velocità il barchino ne bloccava mediante apposito fermo il timone e azionava un seggiolino eiettabile collegato ad una piccola zatterina si salvataggio.Si trattava praticamente di missioni kamikaze,quando non venivano individuati e eliminati per tempo,o non esplodevano insieme al barchino.i coraggiosi piloti restavano comunque in balia delle onde non molto lontani dal nemico quindi nella migliore delle ipotesi potevano sperare di essere fatti prigionieri.
La loro prima azione in combattimento avvenne a Creta, alla base britannica di Suda, il 25-26 marzo 1941 dove furono affondati l’incrociatore York e la petroliera Pericles. Altre incursioni come quella di Malta invece, nel luglio del ’41, effettuata con i primi prototipi dei barchini (M.T.) fu un totale insuccesso causato dal loro immediato avvistamento mediante radar i. Altri tentativi (alla Valletta e Malta) ebbero analoghi insuccessi che causarono un freno al loro utilizzo. Alcune eroiche azioni di guerra degli M.T.M. vennero ancora effettuate nel 1944-45 dalla X Flottiglia M.A.S. della Marina della Repubblica Sociale Italiana (R.S.I.) contro unità anglo-americane. Molti piloti perirono nelle azioni, particolarmente alla Valletta, tutti medaglie d’oro, altri furono presi prigionieri altri, pochi, tornarono a casa.