Cronaca nera
TORINO -la mattina del 10 dicembre 1973 Ettore Amerio, capo del personale della Fiat Mirafiori, viene rapito dalle BR.
E' il primo dirigente industriale sequestrato dalle Brigate Rosse nel lontano 1973, . La sua vicenda appartiene alla preistoria del terrorismo italiano e porta il nome di protagonisti (Renato Curcio, Alberto Franceschini, Paolo Maurizio Ferrari, Alfredo Buonavita). Amerio fu rapito mentre stava uscendo dalla sua casa di corso Tassoni. Qualche settimana prima le Brigate Rosse (che allora si usava definire "sedicenti") avevano sequestrato a Milano il dirigente della Sit Siemens Idalgo Macchiarini. Fu però quello un sequestro di poche ore soltanto. Invece Amerio rimase nelle mani dei terroristi per otto giorni, scanditi - per la prima volta - dai comunicati siglati dalla stella a cinque punte che riportavano i passi dell' interrogatorio dall' interno del "carcere del Popolo". A interrogarlo, secondo quanto raccontò successivamente Amerio, era "una persona non giovanissima, con un po' di pancetta, abituato a riflettere a lungo": Renato Curcio. Tra i due si stabilì un rapporto "particolare": mai nessuna minaccia da parte dei sequestratori, interrogati sempre con l' uso del "lei", un cortese "Venga, non abbia paura, è finita", la mattina della liberazione. Amerio fu tenuto sequestrato in un garage di Via Castelgomberto, dalle parti di Mirafiori. Quando fu abbandonato in piazza Zara, prese un taxi e tornò a casa. Il mattino dopo era nuovamente al lavoro a Mirafiori. La Fiat gli diede un' auto e un autista.
E' il primo dirigente industriale sequestrato dalle Brigate Rosse nel lontano 1973, . La sua vicenda appartiene alla preistoria del terrorismo italiano e porta il nome di protagonisti (Renato Curcio, Alberto Franceschini, Paolo Maurizio Ferrari, Alfredo Buonavita). Amerio fu rapito mentre stava uscendo dalla sua casa di corso Tassoni. Qualche settimana prima le Brigate Rosse (che allora si usava definire "sedicenti") avevano sequestrato a Milano il dirigente della Sit Siemens Idalgo Macchiarini. Fu però quello un sequestro di poche ore soltanto. Invece Amerio rimase nelle mani dei terroristi per otto giorni, scanditi - per la prima volta - dai comunicati siglati dalla stella a cinque punte che riportavano i passi dell' interrogatorio dall' interno del "carcere del Popolo". A interrogarlo, secondo quanto raccontò successivamente Amerio, era "una persona non giovanissima, con un po' di pancetta, abituato a riflettere a lungo": Renato Curcio. Tra i due si stabilì un rapporto "particolare": mai nessuna minaccia da parte dei sequestratori, interrogati sempre con l' uso del "lei", un cortese "Venga, non abbia paura, è finita", la mattina della liberazione. Amerio fu tenuto sequestrato in un garage di Via Castelgomberto, dalle parti di Mirafiori. Quando fu abbandonato in piazza Zara, prese un taxi e tornò a casa. Il mattino dopo era nuovamente al lavoro a Mirafiori. La Fiat gli diede un' auto e un autista.
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Ultima modifica di Giulio84 il 19 giu 2015 00:53:38, modificato 1 volta in totale.
Era il 1980 quando Gianluca Grimaldi, figlio dell’armatore Guido Grimaldi fu rapito, venne librato in Calabria circa nove mesi dopo.
Secondo le indagini il sequestro fu organizzato dai boss napoletani che all'epoca si erano alleati per combattere il clan Cutolo: i soldi del riscatto sarebbero serviti ad acquistare armi e pagare gli affiliati nel conflitto contro la Nco.
Gianluca Grimaldi, fu rapito il due dicembre del 1980, in via Caravaggio. Il ragazzo fu poi rilasciato il 13 agosto 1981 sulla Napoli-Reggio Calabria, all'altezza di Lagonegro dopo il pagamento di un riscatto da un miliardo e ottocentoottanta milioni di vecchie lire.
Le indagini, successivamente si incrociarono anche con quelle sull'omicidio della giornalista Anna Parlato Grimaldi (parente del rapito), che secondo alcune testimonianze, doveva essere solamente ferita, come avvertimento e come richiesta di rialzo del riscatto...
http://www.internapoli.it/articolo.asp?id=5596
http://archiviostorico.corriere.it/2011/agosto/15/Anna_cronista_uccisa_quei_sospetti_co_9_110815045.shtml
Secondo le indagini il sequestro fu organizzato dai boss napoletani che all'epoca si erano alleati per combattere il clan Cutolo: i soldi del riscatto sarebbero serviti ad acquistare armi e pagare gli affiliati nel conflitto contro la Nco.
Gianluca Grimaldi, fu rapito il due dicembre del 1980, in via Caravaggio. Il ragazzo fu poi rilasciato il 13 agosto 1981 sulla Napoli-Reggio Calabria, all'altezza di Lagonegro dopo il pagamento di un riscatto da un miliardo e ottocentoottanta milioni di vecchie lire.
Le indagini, successivamente si incrociarono anche con quelle sull'omicidio della giornalista Anna Parlato Grimaldi (parente del rapito), che secondo alcune testimonianze, doveva essere solamente ferita, come avvertimento e come richiesta di rialzo del riscatto...
http://www.internapoli.it/articolo.asp?id=5596
http://archiviostorico.corriere.it/2011/agosto/15/Anna_cronista_uccisa_quei_sospetti_co_9_110815045.shtml
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Ultima modifica di Giulio84 il 17 giu 2015 02:36:48, modificato 1 volta in totale.
Firenze 20 gennaio 1978
Un commando di terroristi di Prima Linea ha preparato un’azione volta all' evasione di alcuni detenuti dal carcere di Firenze, allorché l’intervento di una pattuglia della Polizia genera un conflitto a fuoco che ferma l’evasione, L’agente Fausto Dionisi viene colpito ed ucciso, mentre l'agente Dario Atzeni, colpito da quattro proiettili, verrà salvato dopo un disperato intervento chirurgico. Il terzo agente, fortunatamente illeso, risponde al fuoco dei terroristi, che gli lanciano contro una bomba a mano e riescono a fuggire.
La guardia Fausto Dionisi lascia la moglie ed una figlia in tenera età.
Pochi mesi dopo i membri del commando vengono arrestati. Gli assassini vennero condannati a 30 anni di reclusione (poi ridotti a 25 in appello)
[ img ]
Un commando di terroristi di Prima Linea ha preparato un’azione volta all' evasione di alcuni detenuti dal carcere di Firenze, allorché l’intervento di una pattuglia della Polizia genera un conflitto a fuoco che ferma l’evasione, L’agente Fausto Dionisi viene colpito ed ucciso, mentre l'agente Dario Atzeni, colpito da quattro proiettili, verrà salvato dopo un disperato intervento chirurgico. Il terzo agente, fortunatamente illeso, risponde al fuoco dei terroristi, che gli lanciano contro una bomba a mano e riescono a fuggire.
La guardia Fausto Dionisi lascia la moglie ed una figlia in tenera età.
Pochi mesi dopo i membri del commando vengono arrestati. Gli assassini vennero condannati a 30 anni di reclusione (poi ridotti a 25 in appello)
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Ultima modifica di Giulio84 il 17 giu 2015 02:36:08, modificato 1 volta in totale.
3 marzo 1975
Incidente sul lavoro, operaie delle Helen Curtis, intossicate da una fuga di gas nello stabilimento di via Primaticcio a Milano ricevono i primi soccorsi da alcuni agenti di una volante della Polizia
FOTOGRAMMA/DE BELLIS
Incidente sul lavoro, operaie delle Helen Curtis, intossicate da una fuga di gas nello stabilimento di via Primaticcio a Milano ricevono i primi soccorsi da alcuni agenti di una volante della Polizia
FOTOGRAMMA/DE BELLIS
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Ultima modifica di Giulio84 il 17 giu 2015 02:34:21, modificato 1 volta in totale.
Re: Cronaca nera
Incidente stradale in provincia di Milano - anni sessanta
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Ultima modifica di Giulio84 il 22 giu 2015 21:06:48, modificato 1 volta in totale.
Re: Cronaca nera
a leggere l'articolo parrebbe uno di quei pezzi scritti da stefano benni o carlo lucarelli prima maniera :shock:
e non è nemmeno un pezzo di archivio dei primi anni novanta, anche se la vettura in questione ed il termine radiale per indicare quel pezzo di tangenziale che va verso moncalieri potrebbe trarre in inganno ma è un fatto di cronaca accaduto la scorsa notte e pubblicato dalla Stampa edizione online di Torino in data 09/12/15
Fuga dalla polizia in contromano: strage sfiorata stanotte in tangenziale
Alfa carica di tappeti percorre due chilometri di notte nella nebbia sfiorando altre auto: la Stradale li segue in retromarcia nella corsia di emergenza. Fuggiti i due ladri a bordo
GIUSEPPE LEGATO
TORINO 09/12/2015
Avevano un carico di tappeti rubati stipati «alla buona» sul portabagagli. Quando la volante della polizia stradale li ha accostati hanno frenato bruscamente, fatto un’inversione a “U” e sono scappati contromano per quasi due chilometri. Si è sfiorata la strage stanotte, in una tangenziale avvolta dalla nebbia, all’altezza dell’uscita di corso Allamano.
Due uomini alla guida di un Alfa 75 vecchio modello , color rosso, hanno percorso nel senso inverso la radiale per sfuggire ai poliziotti. Nella fuga hanno perso il carico, una decina di tappeti di pregio con le etichette ancora attaccate (valore duemila euro circa ciascuno). La volante ha provato a inseguirli, ma in retromarcia e percorrendo al corsia di emergenza per non creare ulteriori rischi agli automobilisti in transito. I ladri hanno abbandonato la tangenziale uscendo a Grugliasco. Nel frattempo il centralino della sottosezione di polizia di corso Giambone è stato intasato da chiamate di automobilisti che segnalavano l’auto contromano.
http://www.lastampa.it/2015/12/09/crona ... agina.html
e non è nemmeno un pezzo di archivio dei primi anni novanta, anche se la vettura in questione ed il termine radiale per indicare quel pezzo di tangenziale che va verso moncalieri potrebbe trarre in inganno ma è un fatto di cronaca accaduto la scorsa notte e pubblicato dalla Stampa edizione online di Torino in data 09/12/15
Fuga dalla polizia in contromano: strage sfiorata stanotte in tangenziale
Alfa carica di tappeti percorre due chilometri di notte nella nebbia sfiorando altre auto: la Stradale li segue in retromarcia nella corsia di emergenza. Fuggiti i due ladri a bordo
GIUSEPPE LEGATO
TORINO 09/12/2015
Avevano un carico di tappeti rubati stipati «alla buona» sul portabagagli. Quando la volante della polizia stradale li ha accostati hanno frenato bruscamente, fatto un’inversione a “U” e sono scappati contromano per quasi due chilometri. Si è sfiorata la strage stanotte, in una tangenziale avvolta dalla nebbia, all’altezza dell’uscita di corso Allamano.
Due uomini alla guida di un Alfa 75 vecchio modello , color rosso, hanno percorso nel senso inverso la radiale per sfuggire ai poliziotti. Nella fuga hanno perso il carico, una decina di tappeti di pregio con le etichette ancora attaccate (valore duemila euro circa ciascuno). La volante ha provato a inseguirli, ma in retromarcia e percorrendo al corsia di emergenza per non creare ulteriori rischi agli automobilisti in transito. I ladri hanno abbandonato la tangenziale uscendo a Grugliasco. Nel frattempo il centralino della sottosezione di polizia di corso Giambone è stato intasato da chiamate di automobilisti che segnalavano l’auto contromano.
http://www.lastampa.it/2015/12/09/crona ... agina.html
- irriducibile
- Messaggi: 536
- Iscritto il: 13 mar 2013 16:58:27
- Località: piemonte orientale
Re: Cronaca nera
non c'è niente da fare... brutta gente i settantacinquari :D
Re: Cronaca nera
Oh, gente...
giuro che non ero io!!!!!!!
giuro che non ero io!!!!!!!
Re: Cronaca nera
E comunque, di 75 rosse ne "conosco" solo 4 in Torino dintorni...
- Sacha
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Re: Cronaca nera
sará riuscito a venderla Fabio?
S.
S.
- rossogamba
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- Iscritto il: 13 mar 2013 16:32:25
- Località: TREVISO
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Re: Cronaca nera
Via Caetani 9 maggio 1978
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Re: Cronaca nera
stessa scena, ripresa qualche minuto più tardi da una delle finestra del palazzo sullo sfondo
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